L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato il rendimento difensivo del Napoli di Antonio Conte, soffermandosi sul prossimo match contro l’Empoli.
Gazzetta – Napoli, dove è finito il muro azzurro? Conte deve ritrovare la solidità dei primi mesi
Dove è finito il muro azzurro? Dov’è finita la squadra che mangiava gli avversari appena provavano ad avvicinarsi all’area di rigore, che sapeva assaltare alta e poi compattarsi velocemente a protezione della propria porta, concedendo nulla o quasi al rivali? Su questo punto, il Napoli deve ritrovare la solidità dei primi mesi, quando è stato capace di inanellare una serie impressionante di partite senza subire gol. Vero, quegli 1-0 spesso erano poco spettacolari, ma di fatto ora serve a poco essere belli, bisogna essere cinici e pratici. E questa squadra lo sa fare: 13 gare senza gol subiti, miglior difesa del camplonato che per qualche settimana è stata anche la migliore d’Europa. Contro l’Empoli il muro perderà un pezzo fondamentale come Di Lorenzo (squalificato), però potrebbe ritrovare Buongiorno, rimasto in panchina a Bologna per un affaticamento muscolare. L’ex Toro è stato la chiave della ritrovata compattezza difensiva, accanto a Rrahmani è crescluto gara dopo gara. Fisicità e letture difensive sempre al top, a livello di muscoli e solidità la coppia non teme nessuno. La fotografia di ciò che sanno fare è stata ben visibile nel doppio confronto contro l’Inter, quando hanno limitato e quasi cancellato in due match la migliore coppa d’attacco del campionato. Ora Conte ha bisogno di quella sicurezza, di quella personalità a protezione del fortino. In Italia solitamente vince chi subisce meno gol: sarebbe un’ulteriore beffa essere l’eccezione.
Carlo Gioia