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Napoli, Carnevale senza mezzi termini: “Il Napoli dovrà lottare per lo scudetto fino alla fine, Maradona? Il più grande di sempre”

Intervenuto nel corso del talk show “Bordocalcio”, in onda sul canale Youtube di calciobox.it, l’osservatore dell’Udinese ed ex campione del Napoli, Andrea Carnevale, si è soffermato su diversi aspetti della stagione azzurra, tra cui anche il calciomercato. L’ex attaccante azzurro, infatti, ha parlato dei possibili approdi in azzurro di Oumar Solet e Lorenzo Lucca, entrambi profili seguiti dal club di Aurelio De Laurentiis.

Napoli, Carnevale senza mezzi termini: “Il Napoli dovrà lottare per lo scudetto fino alla fine, Maradona? Il più grande di sempre”

Dopo un lungo passato da calciatore, dove ha vestito le maglie di Roma e Napoli su tutte, Andrea Carnevale non ha di certo abbandonato il mondo del calcio, vista la sua mansione da osservatore dell’Udinese. L’ex bomber del Napoli, infatti, lavora da diverse stagioni con il club friulano, dove ha scoperto diversi calciatori interessanti come Oumar Solet, profilo seguito dal Napoli di Antonio Conte. In un lungo intervento ai microfoni di calciobox.it, l’osservatore friulano ha svelato diversi retroscena sulla trattativa che ha portato a Solet, raccontando di aver battuto la concorrenza di diversi club.

Queste le sue dichiarazioni: “Solet? Il calcio francese, da dove arriva Oumar, è bellissimo e di livello alto. Da lì provengono giovani fantastici. Solet venne visto da noi ben 6 anni fa, ma, in un primo momento, ha preferito aggregarsi al gruppo Red Bull, scegliendo il Salisburgo. Voglio fare i complimenti alla società perché hanno fatto un colpaccio strappandolo agli austriaci a zero. Io non credevo ad un suo approdo ad Udine, quando l’ho visto allo stadio non potevo credere a ciò che stavo vedendo, era davvero un sogno vederlo in bianconero.”

“Interesse del Napoli? Mi auguro faccia un altro anno ad Udine perché varrebbe a dire salvezza garantita. Però posso dirvi sempre che quando un calciatore mi chiede dove trasferirsi io gli indico sempre Napoli, perché è un posto meraviglioso, dove, qualora dovessi vincere qualcosa di importante, verrai ricordato a vita. Io ho vissuto due anni di scudetti dove ancora stento a credere a ciò che abbiamo vissuto. Io i centomila del San Paolo non potrò mai dimenticarli e lì porterò sempre nel cuore. Inoltre, con il mio grande amico Diego, formavamo una grandissima squadra, che ci permetteva di non avere paura di nessuno.”

Sul Napoli di Antonio Conte

“Bologna-Napoli? Nell’ultima mezz’ora il Napoli si è fatto schiacciare e lì abbiamo assistito ad una squadra arrendevole. Il Bologna è sicuramente una grande squadra ma il Napoli, visto il risultato dell’Inter, ha avuto una grossissima occasione per riportarsi a -1 e riaprire il campionato. La squadra di Conte ha avuto sicuramente un calo, ma dobbiamo ricordarci che ha ceduto un calciatore come Kvaratskhelia e ciò ha sicuramente influito. Perdere un calciatore come Kvaratskhelia ti fa perdere tanto a livello morale. Ci si aspettava qualcosa in più da Neres, che non è stato decisivo come il georgiano nella lotta allo scudetto. Con questo calciatore in meno fai molta fatica e vai ad indebolirti.”

“Mercato? Io avrei fatto qualcosa per quanto riguarda la punta, prendendo un vice Lukaku con le stesse caratteristiche. Lucca? A Gennaio una squadra come l’Udinese non te lo da. Non posso dirvi molto, però posso dire che Lucca è molto richiesto per le sue qualità, che in pochi hanno in Italia. Lui, partita dopo partita, sta crescendo ed è diventato un calciatore molto più bravo rispetto ad un anno fa. Che sia da Napoli? Per me si, le richieste ce l’ha.”

Il rapporto con il migliore di sempre

Nel corso del suo intervento, Andrea Carnevale ha raccontato qualche aneddoto sul rapporto che ha avuto con Diego Armando Maradona: “Diego? Lo amo ancora oggi! Il giorno in cui l’ho avvistato mi tremavano le gambe, perché non è facile trovarsi davanti un extraterrestre. Non era facile stare davanti ad un campione come lui, anche perché, scherzosamente, ti metteva in suggestione. Veniva dalla stessa estradizione mia, con lo stesso passato alle spalle. Ogni volta che arrivava in Italia la prima chiamata la faceva a me ed avevamo una grande confidenza. Napoli-Juventus di Coppa Uefa? Al 119′ c’è stato un boato pari ad un terremoto. È stata una partita scontata per la Juventus, ma non per noi! Sul 2-0 sembrava già compromessa, ma non sapevano con chi avevano a che fare. Diego era convintissimo del passaggio del turno ed ha avuto ragione.”

“Oltre ai momenti con Diego, ho racchiuso in un libro quello che non ho mai detto in 50 anni. Ho sempre tenuto dentro la drammaticità che mi è capitata da bambino. Voglio aiutare soprattutto i giovani a non essere possessivi con le donne. Appena un uomo ti mette le mani addosso, tu non devi più perdonare. A mia mamma succedeva questo, anche se papà chiedeva scusa. Poi è accaduto ciò che non doveva mai accadere. Sono orgoglioso di averlo fatto e non vedo l’ora di leggerlo, visto che ne ho solo parlato.”

Vincenzo Schiavo

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