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Repubblica – Il Napoli ha superato l’ultimo curva, adesso c’è solo un lungo rettilineo di 7 giornate! Ma la squadra è stanca…

L’edizione odierna de “La Repubblica” si è soffermata sul calendario del Napoli, analizzando le prossime avversarie della squadra di Conte.

Repubblica – Il Napoli ha superato l’ultimo curva, adesso c’è solo un lungo rettilineo di 7 giornate! Ma la squadra è stanca…

Bologna era l’ultima curva e adesso davanti al Napoli c’è solo un lungo rettilineo di 7 giornate: viatico per il ritorno già quasi matematico in Europa, quasi certo anche in Champions e soprattutto verso il sogno della conquista del quarto scudetto, che resta ancora possibile nonostante la frenata degli azzurri nel girone di ritorno. I punti di distacco dalla capolista Inter sono infatti appena 3 e la squadra di Antonio Conte avrà come alleato fino al termine del campionato pure il calendario, sulla carta più agevole rispetto a quello dei rivali. Lunedì si riparte da un altro posticipo, al Maradona con l’Empoli (ore 20.45): senza gli squalificati Di Lorenzo e Anguissa. Oggi è prevista la ripresa a Castel Volturno, da valutare le condizioni fisiche di McTominay. Ma sarà soprattutto l’occasione per un confronto tra tecnico e giocatori, per lanciare la volata e correggere gli errori delle ultime partite.

I due volti del Napoli sono sotto gli occhi di tutti: bello e dominante fino al giro di boa dell’intervallo, in affanno totale invece durante i secondi tempi, come è successo per l’ennesima volta a Bologna. Va avanti così dalla sfida del 4 febbraio contro la Roma e e il canovaccio si ripete con puntualità, aprendo un dibattito sulle reali ambizioni e potenzialità degli azzurri. Ma dall’interno la situazione è chiara e a Castel Volturno il bicchiere è considerato mezzo pieno, in virtù del vantaggio enorme accumulato dal gruppo di Conte sul terzo posto e l’ipoteca messa con largo anticipo sul ritorno in Champions. L’obiettivo della stagione è stato infatti centrato di slancio ed essere addirittura in corsa per lo scudetto è un plus insperato, che dipende anche dalla frenata dell’Inter. Numeri, non opinioni. Di Lorenzo & C. sono secondi grazie al fieno in cascina messo da parte nel fantastico (44 punti) girone d’andata, perché nella fase discendente del torneo stanno marciando invece con un passo da metà classifica: con appena due successi nelle ultime nove partite.

Stanchi alla meta. I leader del Napoli hanno dato tutto fino a gennaio, sfruttando il vantaggio di potersi concentrare solo sul campionato. Ma i titolarissimi hanno consumato troppa benzina e l’età media dei big azzurri è alta, con gli insostituibili Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Lobotka, Politano e Lukaku a ridosso o oltre la trentina. Conte però è convinto di non poter fare mai a meno di loro e non ha la stessa considerazione dei ricambi, utilizzati solo nei casi di estrema necessità. Ecco perché la squadra cala nei secondi tempi, soprattutto quando ha di fronte avversari con organici molto più numerosi e attrezzati. Nel calcio moderno si vince in 16 ed è in controtendenza la scelta di non utilizzare quasi mai i 5 cambi. Delle due l’una: o il tecnico non si è messo al passo con i tempi (ipotesi improbabile) o si fida solo dei big. Sta di fatto che gli azzurri sono sulle gambe e si dovranno aggrappare al calendario. Ma c’è la minaccia dell’emergenza, con le squalifiche di Di Lorenzo e Anguissa e l’ansia per McTominay. La buona notizia sono invece i recuperi di Meret, Buongiorno e Spinazzola, pronti per l’Empoli. Il -3 dalla vetta autorizza la squadra e i tifosi a credere ancora nello scudetto, nonostante i cali nei secondi tempi. La caccia all’Inter è tutt’altro che finita, col rammarico però dopo gli incidenti di Bologna del ritorno in punizione dei tifosi. Oggi sarà vietata ai residenti in Campania la trasferta di Monza.

Carlo Gioia