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CorSport – Il Napoli deve solo vincere per mantenere i tre punti dall’Inter! Gli azzurri sono una squadra double face…

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si è soffermata sul Napoli e sulla lotta scudetto con l’Inter.

CorSport – Il Napoli deve solo vincere per mantenere i tre punti dall’Inter! Gli azzurri sono una squadra double face…

Il duello-scudetto fra Inter e Napoli continua. Stavolta la pressione dell’Inter è più forte. Stavolta l’Inter, giocando prima del Napoli, ha vinto (3-1 al Cagliari). L’altra volta era stata raggiunta dal Parma (2-2) prima che il Napoli giocasse a Bologna. Anche gli azzurri pareggiarono e il distacco dalla squadra milanese restò di tre punti. Stavolta il Napoli deve solo vincere per restare a tre punti dai nerazzurri.

Napoli-Empoli, in questo posticipo del lunedì, è partita insidiosa come tutte le sfide di fine stagione. La classifica può ingannare. La formazione toscana, terzultima, lotta per salvarsi. Ha le armi per rendere difficile la serata degli azzurri cancellando i 41 punti di differenza. E c’è da considerare il fattore psicologico, l’Inter che ha già vinto e metterà pressione agli azzurri. Più che le gambe, dovrà essere la testa del Napoli a funzionare.

Il Napoli è senza Di Lorenzo e Anguissa, squalificati, e senza Buongiorno infortunato. Mazzocchi, Gilmour e Juan Jesus saranno i sostituti. L’assenza di Di Lorenzo non solo priva il Napoli della consueta intesa con Politano sulla fascia destra, ma toglie alla squadra gli inserimenti offensivi dentro il campo del difensore. È l’assenza più pesante. Gilmour per Anguissa cede sul piano fisico, ma offre più varietà di gioco. Juan Jesus ha già dato buone prove sostituendo Buongiorno.

È possibile che Conte cominci col 4-3-3, che sembra il modulo più congeniale alla squadra. Il successo di questo modulo dipende da Neres, opaco a Bologna. Se il brasiliano torna il giocatore brillante, veloce, capace di andare via all’avversario e puntare a rete, il 4-3-3 avrà successo. Il Napoli camaleontico di Conte può cambiare modulo se la partita lo richiede, passando a un 4-4-2 o al 3-5-2. In questo caso vorrebbe dire che Conte cerca un’alternativa offensiva (Raspadori in coppia con Lukaku). Non molte le risorse in panchina, Billing, Spinazzola e Okafor se stanno bene, Ngonge e Simeone. Il calo nel secondo tempo, una ricorrente defaillance nelle ultime partite, non sembra doversi ripetere perché la pressione dell’Empoli non si annuncia così forte quanto quella prodotta dal Bologna e dal Milan risistemato nella ripresa da Conceiçao con gli azzurri schiacciati in difesa.

L’Empoli è più squadra da trasferta (15 punti) che casalinga (9). Nelle ultime dieci partite ha colto appena quattro pareggi. Non vince da sedici turni. In tredici partite non è andata a segno, quattro reti nelle ultime dieci, 19 gol incassati. Sono cifre che schiacciano la squadra toscana. Ma sul campo sarà un’altra storia. Ricordarsi del match d’andata risolto dal rigore di Kvaratskhelia, unico tiro in porta, con Caprile al posto di Meret quattro volte protagonista. C’è da aspettarsi un Empoli battagliero e ardimentoso che solo un Napoli concentrato, determinato, senza errori potrà piegare. Una vittoria indispensabile pensando al prossimo turno con l’Inter a Bologna, dopo il retour match di mercoledì col Bayern, quattro giorni prima della trasferta al Dall’Ara, e il Napoli sul campo del Monza già retrocesso.

Il Napoli giocherà prima dell’Inter. Tenere lo svantaggio di tre punti dai nerazzurri, battendo l’Empoli, è essenziale per sognare un turno favorevole fra sei giorni. Si dice che il Napoli abbia un calendario migliore nelle sei giornate finali in confronto all’Inter, che oltretutto ha più partite da giocare sommando gli impegni nelle coppe a quelli in campionato. Ma ci vorrà un Napoli ad alto rendimento per rendere favorevole sul campo il calendario da qui a maggio. L’Inter sembra in grado di far fronte ai molteplici impegni, ha una rosa convenientemente attrezzata, ma le energie possono scemare. Il Napoli, in ogni caso, deve fare di più. Deve vincerle tutte sino alla conclusione del torneo. Avrà avversari medio-piccoli tignosi, l’Inter avrà confronti impegnativi contro Roma e Lazio, entrambi a San Siro.

Carlo Gioia