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Italiano avvisa l’Inter: “Servirà un Bologna perfetto. Ma loro giocano a memoria”

BOLOGNA, ITALY - AUGUST 18: Vincenzo Italiano, head coach of Bologna, greets his fans during the Serie A match between Bologna and Udinese at Stadio Renato Dall'Ara on August 18, 2024 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Alla vigilia del big match contro l’Inter, Vincenzo Italiano accende i riflettori sul livello attuale della capolista e sulle difficoltà che il Bologna dovrà affrontare per provare a fermare la corsa degli uomini di Inzaghi. Una sfida ad alta intensità, in cui i rossoblù proveranno a riscattare la recente sconfitta e a rilanciarsi in classifica.

Italiano avvisa l’Inter: “Servirà un Bologna perfetto. Ma loro giocano a memoria”

“Affrontare l’Inter significa mantenere l’attenzione altissima per tutta la partita” – ha spiegato Italiano in conferenza stampa – “perché hanno la capacità di sfruttare ogni minimo errore. Possono difendere bassi, ripartire, attaccare in velocità. Sono completi in tutto, e la qualità che arriva anche dalla panchina fa la differenza”.

L’assenza di Marcus Thuram? “Non cambia nulla. Chiunque giochi, questa Inter ha meccanismi rodati da anni. I giocatori si cercano e si trovano senza guardarsi, eseguono giocate codificate con una velocità e una precisione impressionanti”. Il tecnico del Bologna ha poi sottolineato quanto sarà importante la concentrazione mentale: “Dovremo affrontarli con le antenne dritte dal primo all’ultimo minuto. Abbiamo sempre offerto buone prestazioni in casa, e dopo una sconfitta dobbiamo reagire. Chi non soffre dopo aver perso, ne merita un’altra. Noi abbiamo sofferto e ora vogliamo rimetterci in carreggiata”.

Italiano non si aspetta una flessione da parte dei nerazzurri, nonostante gli impegni ravvicinati: “È vero che giocano ogni tre giorni, ma li abbiamo visti con il Bayern: sanno dosare le energie, sanno quando accelerare o quando rallentare. Dovremo essere intensi in ogni fase, soprattutto nella riconquista della palla, per cercare di metterli in difficoltà”.

Quando gli viene chiesto se, potendo, toglierebbe un giocatore all’Inter, Italiano sposta il discorso sul collettivo: “Non è questione di nomi. Anche chi gioca meno, come Arnautovic, sta facendo bene. La loro vera forza è la capacità di muoversi come un’orchestra, di sapere sempre cosa fare. È questa la loro arma più pericolosa”.

Andrea Alati