Il Mattino intervista Marco Valentini, prefetto della città di Napoli: “Pronto a chiudere i negozi che tollerano la folla e gli assembramenti. Le immagini del Nord in ginocchio devono essere un monito per tutti”.
Il Mattino – Il prefetto di Napoli: “Vedo ancora troppa gente in strada, è un’offesa per chi rispetta le regole”
Il quotidiano di Napoli intervista Marco Valentini, prefetto del capoluogo campano. Ieri è andato in giro per la città a verificare il comportamento dei napoletani al decreto governativo, ma ha visto ancora troppa gente in strada. Ora non esclude misure più drastiche per fronteggiare l’emergenza. Le zone in cui si violano maggiormente i divieti sono quelle del centro storico e le aree a vocazione commerciale. “Le tante persone che si accalcavano fuori ai negozi, spesso gli uni addosso agli altri, e in ogni caso senza mantenere le distanze consigliate. Poi ho scorso alcune analoghe immagini diffuse dalle televisioni e su alcuni siti, e penso che siano persino offensive per l’immagine che danno dei tanti napoletani onesti e rispettosi di fronte alle leggi. Adesso, però, è venuto il momento del rigore. È il momento di dire basta ai comportamenti irresponsabili, e a chi li tollera. Non tollereremo più situazioni come quella che ho visto oggi in giro per Napoli. Sono pronto ad assumere tutte le misure, anche quelle più drastiche, di fronte alla inosservanza delle regole. A cominciare dalla chiusura di quei negozi che tollerano la folla e gli assembramenti al loro interno e al loro esterno. Chi fa la spesa, poi, deve essere collaborativo, ma anche chi vende i prodotti ha dei doveri da rispettare. Mi chiedo: è veramente necessario uscire di casa tutti e sempre negli orari canonici per fare la spesa? Finora nella sola area metropolitana sono stati effettuati 87mila controlli e 6871 denunce. Un dato che preoccupa perché in crescita. I controlli saranno intensificati”.
E conclude con un appello: “Faccio appello all’intelligenza dei napoletani: uscendo vi esponete a potenziali contagi, con il rischio di far ammalare anche i propri cari. Le immagini del Nord in ginocchio per l’emergenza sanitaria devono essere un monito per tutti e risvegliare il senso civico dei napoletani”.
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