A Radio Marte nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Francesco Sinatti, ex preparatore atletico del Napoli ai tempi di Sarri.
Le parole di Sinatti
“In questi giorni mi sto aggiornando, nel nostro lavoro non si smette mai di studiare e di capire cosa è accaduto nel passato e comprendere come agire in futuro.
Ripresa degli allenamenti? E’ una situazione nuova, non è mai capitato a nessuno di interrompere una stagione per un mese o due. Non abbiamo una storia alle spalle alla quale riferirci: dobbiamo solo basarci sulla fisiologia dei calciatori, capire che abbiamo di fronte e distinguere da caso a caso. Sarà importante anche quando verranno riprese le attività e come verranno riprese, perché una cosa è giocare una volta alla settimana un’altra è disputare tre gare in sette giorni. Bisogna capire quanto l’atleta rimarrà fermo, è diverso se sta fermo un mese o due. Non è facile nemmeno programmare ad oggi un tipo di lavoro che possa essere il più funzionale possibile, bisogna aspettare quando si deciderà di riprendere.
Ci sarà una concentrazione di partite, bisogna considerare anche il livello di inattività. In questo caso entrano in gioco anche le differenze dei giocatori, perché c’è chi riprende più facilmente e chi meno. Questo indipendentemente dal lavoro svolto a casa. Poi ci sono giocatori che sono talmente abituati a fare questo che i tempi possono essere anche non molto lunghi.
Il problema degli infortuni verrà accentuato in questa situazione. Chi ha una rosa lunga è evidentemente agevolato. Se hai una rosa più ristretta e utilizzi gli stessi giocatori, avrai più problematiche. Il lavoro da casa è limitato, non è mai la stessa cosa che lavorare in campo nonostante si cerchi di lavorare anche in via telematica. Sicuramente con il contatto diretto è diverso. Io andrei a incidere sempre con il lavoro individualizzato, perché ogni giocatore ha il suo motore, la sua cilindrata. Allora c’è chi ha una cilindrata più bassa che recupera velocemente e giocatori con cilindrate più importanti che necessitano di più tempo. Non avrebbe senso credo fare dei carichi importanti, perché non ci sarà il tempo di smaltirli.
Indovinare la preparazione potrà spostare gli equilibri in campo? Quello sicuro, bisogna capire quali saranno le strategie migliori e per comprenderlo bisognerà coinvolgere l’intero staff medico e tecnico. Se al primo giorno di ripresa verranno fatte valutazioni efficaci, esse si riveleranno fondamentali per studiare il lavoro da fare e capire come agire.
Ripresa del campionato o annullamento? Credo che in questo momento il paese ha altre priorità, tutto passa in secondo piano. Ad oggi, sinceramente, vedo molto difficile una ripresa”.
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