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Ascierto: “Vaccino? Può volerci un anno. A essere ottimisti potrebbe arrivare a fine 2020 o inizio 2021. Su Agnelli e lo Scudetto…” [ESCLUSIVA]

Ascierto
A Radio Marte nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma è intervenuto il Professor Paolo Ascierto

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto il Professor Paolo Ascierto Direttore dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Pascale.

Ascierto: “Vaccino? Può volerci un anno. A essere ottimisti potrebbe arrivare a fine 2020 o inizio 2021. Su Agnelli e lo Scudetto…” [ESCLUSIVA]

“Dati di oggi? Abbiamo bisogno di ottimismo perchè è da tempo che siamo in questa condizione ma non bisogna mai allentare la presa. Sarei più ottimista se ci fosse un trend in discesa per 5-7 giorni. Per quanto riguarda il Tocilizumab, per fine mese dovremmo avere i dati della sperimentazione. La speranza è che possa essere dimostrato che il farmaco possa aiutare nelle difficoltà respiratorie.

Vaccini? Discorso complicato. Non si può approntare dall’oggi al domani. In questo momento iniziano le sperimentazioni, soprattutto sugli animali. C’è bisogno di un tempo tecnico perché bisogna generare anticorpi che non devono fare peggio e non recare effetti collaterali. Ci vorrà un anno, volendo essere ottimisti possiamo sperare in dicembre 2020-gennaio 2021.

Danni cardiaci collaterali e complicazioni per gli sportivi? Ci sono miocarditi correlate al virus, dovute anche all’infezione da coronavirus. Questo è stato riscontrato in molte persone, purtroppo ed è solo una delle tante situazioni che vanno ancora capite per bene. Diciamo però che questo tipo di danni collaterali lo si riscontra in chi aveva sofferto di polmonite, per i soggetti che hanno avuto banali raffreddore e tosse è diverso.

Cosa farei da juventino con la riapertura dei campionati? Innanzitutto, la nostra sicurezza ha la priorità, ritengo che per un anno se non ci sono le condizioni possiamo anche fare a meno del calcio. Abbiamo bisogno di svago ma ci sono state situazioni qualche settimana fa che hanno inciso sull’infezione. Se ci sarà davvero un trend in discesa di una settimana consecutiva, se quindi si inizia a intravedere davvero un calo, forse si può iniziare a pensare a una riapertura del campionato. Ma ci vogliono tamponi frequenti per i calciatori, gli stadi non potranno essere riaperti perché saremmo punto e a capo. Volendo vedere la luce in fondo al tunnel, probabilmente si potrà riaprire ma a determinate condizioni.

Agnelli non vuole lo Scudetto a tavolino? Fa bene, sono d’accordo”.

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