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Coronavirus, il mondo dello sport contro il calcio deciso a ripartire

Coronavirus Serie A

La corsa del mondo del calcio per ripartire ha creato più di qualche malumore tra gli esponenti degli altri sport, ma anche in casa propria.

Coronavirus, il mondo dello sport contro il calcio deciso a ripartire

Come scrive oggi il Corriere della Sera, la corsa del mondo del calcio per ripartire ha creato più di qualche malumore tra gli esponenti degli altri sport, prima fra tutti la Federica Pellegrini che si è definita “paladina dei più deboli”. Luciano Buonfiglio, presidente della Federazione Canoa- Kayak, ha aggiunto: “Non esistono sport nobili e meno nobili, ricchi o meno ricchi. Esiste lo sport che risponde al Coni e al Ministero. Se si decide di ripartire bisogna farlo insieme e sono sconcertato dall’azione di una singola Federazione che non rispetta le altre”. Stesso parere da parte di alcuni medici “È prematuro parlare di fase 2 e far allenare una squadra nella fase 1 mi sembra fantascienza”, il pensiero del dottor Mario Brozzi dello staff sanitario del Milan, che dice di parlare a titolo personale. Ancora più netto Lamberto Boranga, indimenticabile portierone e ora medico del Perugia: “La penso come il presidente Cairo. Bisogna fermare tutto, anche per rispetto dei morti che ci sono stati, e ricominciare la nuova stagione a settembre o ottobre”. Anche all’interno del mondo calcio non sono mancate le critiche e i malumori a cui però Gravina non ha dato importanza, puntando diritto per la sua strada. Massimo Moratti, ad esempio, se la prende con la Lega “che all’interno non è unita il che lascia dei dubbi sulle sue finalità. Litigare adesso, in una situazione così drammatica, stona”.

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