Sulle colonne di Tuttosport Raffaele Auriemma ha parlato di Maurizio Sarri e del suo periodo vissuto come allenatore del Napoli. L’attuale tecnico della Juventus, infatti, arrivò a Napoli con enormi perplessità: come si poteva passare da Benitez, tecnico che aveva vinto Coppa Italia e Supercoppa Italiana e che aveva portato a Napoli campioni come Higuain, Albiol, Reina, Callejon e Mertens, a un allenatore che aveva al massimo conquistato una salvezza? Ma proprio Sarri divenne l’allenatore azzurro, dando inizio a una storia intensa.
Tuttosport – Sarri fu a rischio fino alla vittoria con la Juve. Reina e Giuntoli decisivi per il 4-3-3
Lo stesso Higuain, arrivato a Dimaro in ritiro per chiedere la cessione, alla fine restò. De Laurentiis, nonostante la scelta, studiava il piano B e un eventuale ritorno di Walter Mazzarri sulla panchina, in caso di falsa partenza del suo Napoli. E difatti la partenza non fu delle migliori, con Sarri che raccolse due punti nelle prime tre giornate di campionato e lo 007 di Mazzarri, Nitti, visto in tribuna al Castellani di Empoli durante la gara.
Fu una settimana tesa, fino a quando il DS Giuntoli e il portiere Reina non convinsero Sarri a passare al 4-3-3 al posto del suo 4-3-1-2. Nonostante un paio di gare incredibili contro Bruges e Lazio, il pareggio contro il Carpi non allontanò le nuvole e il vice di Mazzarri, Nicolò Frustalupi, fece capolino al Braglia. Ma proprio la vittoria per 2-1 contro la Juventus diede ufficialmente inizio alla storia del Napoli di Sarri e alla narrazione del Sarrismo, con la lotta proprio contro i bianconeri e lo step brutale della bella storia, con l’esonero di De Laurentiis per portare Ancelotti. Una scelta di cui il patron potrebbe essersi pentito.
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