INTERVISTA INIESTA – Andrés Iniesta, uno dei più grandi centrocampisti della storia del calcio, ha svelato un piccolo retroscena in un documentario trasmesso Rakuten tv. L’ex Barcellona ammette che, all’età di 25 anni, ha sofferto di depressione in seguito ad un episodio che lo ha destabilizzato totalmente: la morte di uno dei suoi migliori amici Dani Jarque, difensore dell’Espanyol.
Retroscena Iniesta: “Non mi sentivo bene, ho sofferto di depressione”
“Passarono i giorni e io mi resi conto che la mia situazione non stava migliorando, non mi sentivo bene e non ero me stesso. Era tutto buio, ho visto tutto nero. Quando ho saputo del mio amico è stato come ricevere un pugno, un colpo molto forte che mi ha messo fuori combattimento e mi ha fatto cadere molto in basso. Non stavo bene per niente”. Era il 2009, lo spagnolo aveva appena vinto la sua seconda Champions League, ma la morte dell’amico lo gettò nello sconforto assoluto.
Il padre, inoltre, aggiunge un’altra rivelazione: “Quando tuo figlio di 25 anni viene a trovarti a mezzanotte e ti dice che vuole dormire con i suoi genitori, significa che qualcosa non va. Mi disse di non stare bene, gli chiesi cosa non andasse e lui mi rispose ‘non lo so, non mi sento bene’. Ad un certo punto, mi sono persino detto che sarebbe stato meglio se avesse smesso di giocare a calcio”.
Iniesta riuscì a superare il momento grazie ad una psicologa che lo seguì per un poco, ma anche grazie a Pep Guardiola: “Ricordo che mi diceva sempre che più importante l’Andres l’uomo rispetto al giocatore”. I due all’epoca del Barcellona hanno poi vinto tutto.
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Antonio Del Prete
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