In occasione del premio ricevuto dal Rotary Napoli Est per “la sua illuminante attività imprenditoriale svolta in questi anni”, il Presidente De Laurentiis ha concesso una lunga intervista all’edizione odierna de “Il Mattino.” Ecco le sue parole:
Domenica decisiva per il secondo posto? Non credo, questo è un campionato in cui le sorprese sono arrivate in ogni giornata dove sia il Napoli che la Roma hanno perso punti contro le più piccole spesso. Tutto può accadare fino alla fine.
Terzo posto? Non ho paura del preliminare di Champions. È diverso da quando abbiamo affrontato l’Athletic Bilbao: quest’anno abbiamo una squadra già strutturata e completa che sta dimostrando la propria forza. Il fatto che avrò la rosa a disposizione a luglio per svolgere la preparazione estiva al completo mi rende tranquilla.
Non come tre anni fa? Infatti, allora erano tutti reduci dai Mondiali, dalla Coppa America, se ne aggregava uno al giorno. Non fu semplice. Ora è diverso, sono fiducioso e molto più sereno. In ogni caso, proveremo fino alla fine a centrare il secondo posto. Comunque vada non sarà un dramma.
Mercato? Gli unici problemi sono di ordine organizzativo. Poi ovvio, sotto il profilo finanziario qualche operazione può essere più programmabile avendo la certezza della Champions. Ci sono per esempio degli acquisti irripetibile che abbiamo in mente.
Svelarli? Lavoriamo su una lista di cinquanta nomi: con tutti gli scout ed osservatori che abbiamo in giro per il mondo è normale che avvenga questo. Ti propongono giocatori esperti, giovani promesse e altro.
Io sto pensando di prendere qualcuno magari in Belgio o in Olanda e lasciarlo crescere nella propria squadra per un altro anno ancora. Due campionati che mi piacciono in maniera particolare? Non ci sono percorsi obbligatori. Anni fa mi dicevano di non prendere spagnoli perché la Serie A non faceva per loro. Mi federo vendere Victor Ruiz con questa motivazione. Poi arrivò Benitez e abbiamo visto il rendimento dei vari Albiol, Callejon e Reina.
Benitez dice che mi suggerì Higuain? Ci credo, chi non avrebbe voluto prendere Higuain? Lo volevano tutti. Lui però insisteva per Leandro Damiao. Incontrai anche i suoi agenti all’Hotel Vesuvio. A proposito, dove gioca ora Damiao? Higuain fu un blitz mio e di Chiavelli.
Cos’ha avuto la Roma più del Napoli? Solo un pizzico di fortuna in più. Ha fatto investimenti massicci e ha un allenatore come Spalletti che viene da esperienze importanti come in Russia e che ha dato una grande maturità ai suoi. È un duello però non ancora concluso.
Sarri corteggiato? La cosa mi esalta perché è stata una mia intuizione. Quando l’ho preso dall’Empoli mi hanno persino messo gli striscioni contro per contestare la scelta. Ma io sono sempre stato convinto di aver fatto la scelta giusta.
Sarri ancora a lungo sulla panchina del Napoli? Non solo perché ha un contratto pluriennale con una clausola che entrerà in vigore solo il prossimo anno. Questa è casa sua, per me può rimanere a vita e può decidere anche per un ruolo alla Ferguson. Rispetto il suo pensiero filosofico, la sua storia, il suo pensiero che applicati al calcio fanno in modo che il Napoli giochi in maniera così spettacolare.
Napoli preferito? Tutti i miei Napoli sono come i miei film: non ne ho uno preferito. Li amo e li ho amato tutti, dal primo a quest’ultimo.
Rinnovi di Mertens e Ghoulam? Con Mertens ci siamo, la firma arriverà a breve. La prossima settimana arriveranno i suoi agenti e definiremo le cose. Ghoulam? Hamsik, Callejon, Albiol, Koulibaly e Insigne hanno richiesto tempo. A differenza del cinema dove tutto accade più velocemente, nel calcio si ha fretta. Ghoulam e Strinic mi piacciono tanto e non è facile trovare dei sostituti del ’92 o del ’93 ai loro livelli. Anche perché arrivano e prima di essere inseriti nei meccanismi di Sarri ci vuole tempo. Ogni operazione di rinnovo ha bisogno del suo tempo. Vediamo quello che succede.
Monte ingaggi lievitato? Si, più del 150 per cento. Siamo passati dai 40 milioni di stipendio con Mazzarri ai circa 100 milioni attuali. Un gran salto. Mi fa ridere chi chiede sempre “chi compriamo, chi compriamo?” Come se fosse facile migliorare questa squadra. In ogni caso lo faremo, però ci vuole pazienza. Qui pare che il 3 febbraio bisognava avere pronti gli acquisti per l’estate. E poi l’estate scorsa abbiamo investito 163 milioni di euro. Non abbiamo risparmiato, anzi. Abbiamo costruito un bel gruppo che per almeno cinque anni ci lascerà tranquilli.
Come lottare fino alla fine per lo scudetto? Quest’anno abbiamo pagato in concentrazione in qualche partita. I nostri passi falsi ci sono costati 16 punti. Dobbiamo lavorare per avere una rosa di 25 calciatori tutti concentrati sui vari obiettivi. Le condizioni del calcio italiano? Dopo il commissariamento della Lega Calcio c’è solo il baratro: non dobbiamo commettere l’errore di credere che i 4 posti in Champions possano salvarci. O rinnoviamo il nostro movimento, pensiamo al calcio come un’industria o è la fine. Riconoscimento del Rotary? Ne sono lieto, spero che organismi come il Rotary spingano per aiutare la difesa dei diritti dell’uomo.”
Fonte: il mattino