L’attaccante del Cagliari ha parlato a Marca del desiderio di tornare a giocare per la Nazionale albiceleste, ma ha anche svelato i sogni di suo padre, praticamente “ossessionato” dalla vittoria della coppa dalle grandi orecchie.
Cagliari, Simeone: “Voglio la nazionale, papà è ossessionato dalla Champions”
“Dal giorno in cui sono andato in Nazionale, non sono più riuscito a pensare a nient’altro che a tornarci. Non dimenticherò mai quella prima partita e l’ultima in cui sono entrato e ho dato a Dybala il passaggio per il suo primo gol. Segnare 12 gol a Cagliari e ripetersi nel calcio italiano per quattro anni non è facile. So che sto facendo le cose nel modo giusto e continuerò su questa strada. Non penso che il mio obiettivo sia aspettare una chiamata, penso che il mio obiettivo sia quello di continuare a insistere in questo modo perché solo così so che arriverà”. Il Cholito ha poi parlato del periodo del lockdown e di aver approfittato dell’inattività per dedicarsi alla visione degli allenamenti del padre, Diego: “Ho approfittato di questa cosa che non era mai successa prima. Ho guardato gli allenamenti di mio padre e ho cercato di imparare i movimenti che fanno gli attaccanti dell’Atletico. Mio padre mi ha mostrato un migliaio di video di allenamenti e partite e mi ha aiutato molto sul come muovermi in campo. Ma non si tratta solo dei movimenti di un determinato giocatore, ma dei movimenti di quel giocatore insieme ai suoi compagni di squadra. Devi sapere bene cosa stanno facendo i tuoi compagni”. Infine, proprio sul genitore, il giovane centravanti dei sardi ha ammesso: “Ogni volta che lo chiamo mi parla della Champions. Rimane tutto il giorno a pensare alla Final Eight. Alla gara del Lipsia, al gioco ottimo che fanno. Ai suoi giocatori”.
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