Per gli inquirenti De Marco, arrestato ieri, voleva legarli e verosimilmente torturarli prima di ucciderli. Sul suo profilo Facebook il 3 luglio aveva pubblicato un post tratto dal blog “Universo psicologia” dal titolo “Desiderio di vendetta: un piatto da servire freddo…”
Omicidio De Santis, l’assassino confessa: “Li ho uccisi perché troppo felici”
Prima del delitto, lo studente di scienze infermieristiche Antonio De Marco, aveva preso in affitto una stanza nell’appartamento dell’arbitro e per brevi periodi aveva convissuto con la coppia. Su richiesta di De Santis, il giovane aveva lasciato l’appartamento ad agosto e si era trasferito in un’altra casa, sempre a Lecce. Da allora, dicono gli inquirenti, avrebbe cominciato a pianificare l’omicidio nei dettagli, malgrado il trasferimento non avesse rappresentato motivo di screzio tra locatario e affittuario. De Marco aveva una copia delle chiavi di casa, come spiega il comandante dei carabinieri Paolo Dembech. L’arma del delitto, un pugnale da caccia, era stato acquistato da pochi giorni. “È stato ritrovato solo il fodero, ma non il coltello”: De Marco se ne è disfatto buttandolo in una discarica, nei rifiuti già raccolti. E si è liberato anche dello zainetto. “Aveva in animo di legarli e verosimilmente torturarli”. Qualcosa però “è andato storto: Daniele, il primo ad essere ucciso, ha avuto una reazione improvvisa”. Sul suo profilo Facebook il 3 luglio aveva pubblicato un post tratto dal blog “Universo psicologia”: questo il testo di De Marco, accompagnato da due faccine sorridenti: “Un piatto da servire freddo… È vero che la vendetta non risolve il problema ma per pochi istanti ti senti soddisfatto”. Per una giustificazione ancor più raccapricciante: “Ho fatto una cavolata . So di aver sbagliato. Li ho uccisi perché erano troppi felici e per questo mi è montata la rabbia”.
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