“Evitate di raccontare frottole. A qualche buontempone dico che stiamo continuando a fare un miracolo in Campania, per i motivi ormai noti a tutti. Ad oggi il quadro è questo. Il momento difficile del Covid-19 non è alle spalle, è ancora davanti a noi. Prepariamoci ad avere mesi, se le tendenze in corso si confermano, ancora più pesanti di quelli da gennaio a maggio». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo durante la sua consueta diretta Facebook del venerdì – avremo oltre 700 positivi, oltre il 90% di loro è asintomatico. L’epidemia influenzale causerà altri ricoveri, si va in contro all’autunno. La Fase C, che si è esaurita una volta programmata l’organizzazione per affrontare ricoveri ospedalieri. Ci avviciniamo alla Fase D, quella di contagio elevato…”
Regione Campania, De Luca: “A qualche buontempone dico che la Campania continua a fare un miracolo. Sarà lockdown se…”
“Non è vero che non ci sono posti letto, abbiamo 50 ospedali. Ad oggi abbiamo 671 posti letto destinati al Covid, di cui 530 posti. Per le terapie intensive abbiamo 100 posti letto attivi: 52 i ricoveri. Se regge questo equilibrio si va avanti così. Lockdown se hai un incremento di oltre 800 positivi al giorno… Con Arcuri abbiamo ragionato su questi numeri: dovremmo avere un tot di ventilatori polmonari, letti disponibili – all’Ospedale del Mare, poi a quello di Caserta – per i ricoveri e test rapidi per le scuole. Ora dopo ora, giorno dopo giorno per seguire attentamente l’evoluzione di questa epidemia. Monitoriamo continuamente queste situazioni. Come non mandare contagiati nelle case per anziani. Credo sia opportuno che il governo nazionale si prepari, anche usando i fondi europei, a preparare un piano B, perché se avessimo problemi pesanti per le imprese, perché le imprese non possono morire e le famiglie e i lavoratori hanno bisogno del pane a fine mese. È prevedibile che avremo mesi difficili – ha continuato -. Noi abbiamo fatto in primavera un piano socio economico da un miliardo e 17 milioni, ci siamo dissanguati. Ora prepariamoci senza drammatizzazione e angosce ma guardando in faccia problemi. Dobbiamo avere fiducia nel futuro ma una fiducia rafforzata dalla capacità di prevedere in anticipo quello che sarà tra qualche mese”.
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