“La variante inglese si diffonde più velocemente e sembra avere una carica virale un po’ più alta degli altri. Ma non abbiamo alcuna evidenza che possa essere più pericoloso o virulento”.
Coronavirus, Novelli: No evidenze che variante Gb sia più pericolosa
Lo ha spiegato all’AGI Giuseppe Novelli, genetista presso l’Università di Roma Tor Vergata. “L’effetto sull’efficacia dei vaccini – continua l’esperto – non dovrebbe essere forte perché sappiamo che i vaccini che abbiamo disponibili ‘addestrano’ l’organismo a colpire più siti antigenici di spike, la proteina con cui il virus si attacca al suo recettore”. Secondo Novelli, affinché il virus “resista” ai nuovi vaccini deve accumulare molte mutazioni e per farlo potrebbero volerci diversi anni. “Allo stato attuale pensiamo che i vaccini che abbiamo funzionano bene perché sono costruiti in modo da colpire più siti della proteina spike”, sottolinea il genetista.
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