Pippo Inzaghi definisce il 2020 della sua squadra “irripetibile”. E pensa che “sia stato un anno incredibile. Purtroppo a livello umano, fuori dal campo da calcio, è stato un anno da scordare sotto tutti i punti di vista. In ambito sportivo invece è stato un anno indimenticabile, fantastico, anche se ci è mancata la nostra gente e la gioia che danno i tifosi sugli spalti”, le sue parole ai microfoni Sky.
Benevento, Inzaghi: “2020 della mia squadra irripetibile. Sui miei amici Gattuso e Pirlo…”
“Fare 8 record, cosa che non aveva mai fatto nessuno in Serie B, è qualcosa di grande. Sono poi felice per il presidente e per il direttore sportivo che hanno creduto in me e nel mio staff e si sono presi la soddisfazione della promozione”. Guai però ad adagiarsi, nonostante l’ottima prima parte di stagione: “Ci sono squadre come Torino e Fiorentina che non centrano nulla con la classifica attuale e non lotteranno per non retrocedere, la strada verso la salvezza è molto lunga e se ci montassimo la testa sarebbe un grave errore, ma conoscendo i miei giocatori sono sicuro che non correremo questo rischio”. Superpippo, che quest’anno in panchina ha affrontato tanti amici: “Pirlo ha un bella gatta da pelare, ma allenare la Juve è una responsabilità e una bella soddisfazione: alleni grandi giocatori, disputi la Champions, lotti per vincere lo scudetto. Gattuso lavora in una grande piazza, allena una squadra molto forte, mi auguro che stia meglio perché il problema all’occhio lo ha condizionato. Ho affrontato Pirlo, Gattuso e ho giocato contro mio fratello che è stato qualcosa di “terribile” a livello umano, ma bellissimo”. Alla ripresa ci sarà subito la sfida al Milan: “Contro i rossoneri non sarà mai una partita normale, ma per 90 minuti saremo avversari. Ma dopo continueremo ad amarci e stimarci come sarà per sempre nelle nostre vite”. Infine, un augurio per il 2021: “Quello che scompaia questo virus e che la gente possa tornare allo stadio. Per quanto riguarda la mia squadra, mi auguro che mi miei giocatori non smettano mai di sognare”, ha concluso l’allenatore del Benevento.” Infine una menzione speciale. “A chi darei l’oscar del 2020 tra gli allenatori? A mio fratello Simone e a Pioli, loro meritano i maggiori riconoscimenti. Miglior attaccante? Ciro Immobile.”
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