Nel corso della sua intervista per l’edizione odierna de Il Mattino a poche ore dal fischio d’inizio della gara alla Dacia Arena, il responsabile dell’area tecnica dell’Udinese ed ex dirigente azzurro Pierpaolo Marino ha parlato del momento di difficoltà che sta attraversando il calcio italiano e sulla gara alle 15 contro il “suo” Napoli.
Udinese, Marino: “Colpito dagli alti e bassi del Napoli. Slittamento degli stipendi a febbraio boccata d’ossigeno, ma…”
Sulla gara. “Non abbiamo la posizione in classifica che meritavamo, abbiamo qualche punto in meno senza dimenticare che abbiamo una partita in meno. Colpito dagli alti e bassi del Napoli? Moltissimo, non mi aspettavo la sconfitta con lo Spezia anche per il modo con cui è maturata: ho visto un po’ di partita e sono rimasto colpito dal bel gioco, dalle tante occasioni create. Il risultato mi ha sorpreso.” Sulla questione stipendi. “Ancora oggi paghiamo le conseguenze del mancato stop sui bilanci – ha detto il direttore dell’area tecnica dell’Udinese al quotidiano – perché l’inattività avrebbe portato a sederci con i calciatori e a fare dei ragionamenti sugli stipendi. E avremmo alleviato le sofferenze in bilancio. Adesso le mensilità saranno pure 10 ma ci sono i due mesi di sosta. Le famose cambiali che vengono firmate… Mi sono ridotto lo stipendio? Era tutto fermo, non si lavorava e prendere lo stipendio era una specie di forma di sciacallaggio. Se basterà spostare in avanti il termine dei pagamenti degli stipendi previsto per il 16 febbraio? Non è che firmando delle cambiali le cose vanno meglio. Certo, è una boccata d’ossigeno, ma il vero aiuto dovrà essere un altro. I pagamenti arrivano sempre anche quando li sposti. Serve un intervento risolutivo del governo con provvedimenti straordinari e sgravi sulla fiscalità”.
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