“Sarà una gara fra due squadre che hanno l’ambizione di lottare per vincere. Penso che ogni sfida sia importante, i punti in palio sono gli stessi ogni giornata: inevitabile, però, che la Juventus rappresenti un parametro di riferimento, perché in questi anni ha dominato in Italia. Una squadra quando vuole capire a che livello è ha un in essa un punto di riferimento”. Così Antonio Conte alla vigilia del match di cartello di questa 18esima giornata di A: il derby d’Italia tra nerazzurri e la Vecchia Signora, presente e passato del tecnico salentino.
Inter, Conte: “La Juventus rappresenta un parametro in Italia, hanno dominato per anni. Ma noi siamo cresciuti tanto”
“La Juve? Abbiamo rispetto per quello che hanno fatto, negli anni passati non c’è stata storia. La scorsa stagione abbiamo accorciato il distacco e speriamo di fare lo stesso quest’anno, non è una bella cosa se loro danno 20 punti rispetto alle rivali. Penso che nessuna squadra in Italia possa dire di aver colmato il divario con la Juventus. Lo ripeto, loro hanno dominato per anni riuscendo a cambiare pelle ed a ringiovanire. Anche quest’anno sono stati inseriti Chiesa, Morata, McKennie e Kulusevski: va dato atto che c’è un grande lavoro, si è migliorati rispetto agli anni passati ma il gap non è stato ancora colmato. Però ci stiamo avvicinando. Sul campo siamo cresciuti tanto, dobbiamo migliorare dal punto di vista della mentalità ed avere il sangue in alcune partite per ammazzare l’avversario. Fa parte di un percorso, e questi ragazzi stanno lavorando a 360 gradi”. Vidal ed Eriksen. “Arturo ha l’esperienza per affrontare bene questo tipo di partite, non parliamo di un ragazzo alle prime armi ma di un calciatore che ha vinto tanto giocando in club importanti. Per la nostra crescita serve affrontare questo tipo di gare con la giusta pressione, affinché questa sia utilizzata in maniera positiva e non appesantisca le gambe. Su Christian io vi ho portato un dato di fatto, dobbiamo sfruttare al meglio tutto il potenziale della rosa: dietro Brozovic non abbiamo un calciatore che abbia le caratteristiche per giocare davanti alla difesa. Christian ha giocato da interno, trequartista ed ora in quella posizione, avere un giocatore così può essere utile per la squadra”, conclude.
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