L’attaccante croato ex Juve si presenta ai microfoni di Milanello per la sua conferenza stampa di presentazione in maglia rossonera.
Milan, Mandzukic: “Aspettavo un’opportunità del genere. Scudetto? Ci credo, io sono pronto”
“C’è ancora un lungo percorso per arrivare allo scudetto, ma se guardiamo le ultime partite del Milan credo che sarà sempre più facile vincere le gare e arrivare così al titolo. Sono molto felice di essere al Milan, mi stavo preparando per questa opportunità, ho visto una bella atmosfera qui a Milanello con il gruppo e il mister, sono primi in classifica ed è importante per me essere pronto per la squadra per fare il meglio: è una squadra giovane, ho visto il Milan nelle ultime gare, ma sono tutti molto combattivi e hanno grande spirito di squadra. Sicuramente giocherò accanto a loro, sono un professionista e spero di dare il meglio in allenamento e in campo. Se sono già pronto per scendere in campo? Mi stavo preparando da diversi mesi, mi sono allenato duramente, se non fossi stato pronto non avrei accettato il Milan e sarei rimasto a casa a vedere la Tv e non avrei accettato, ma sono pronto a supportare la squadra e dare il mio contributo. Ibra? Io e Zlatan abbiamo tante gare nelle gambe e siamo esperti, è importante incutere timore e proteggere i compagini e poi combattere, come fanno tutti nel nostro gruppo. Sono molto ambizioso, ho cercato di attuare queste ambizioni in carriera, sono contento di essere qui, il percorso è lungo ma se continueremo così riusciremo ad ottenere l’obiettivo. Pioli? Ci ho parlato, è una persona positiva, lui sulla posizione mi ha chiesto dove preferisco giocare e io mi sono messo a completa disposizione. Juve? Quando avremo la Juventus come avversaria si è rivali in campo, fuori siamo amici. Spero che i tifosi del Milan possano rientrare presto allo stadio. Sempre avuto uno splendido rapporto con i tifosi della Juve, li rispetterò per sempre, ma accade sempre così quando si cambia squadra. Su Sarri preferisco non parlarne. Sfatare il tabù del numero nove? Non mi preoccupano i numeri, il nove era libero e l’ho preso perché la diciassette era occupata, non mi preoccupa ciò che c’è dietro la maglia ma cosa c’è avanti”.
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