Il difensore del Napoli Faouzi Ghoulam ha parlato ai microfoni di Napoli Magazine: “Siamo dispiaciuti per la Supercoppa, fa male un pò di più perchè la sconfitta è avvenuta contro la Juve. Conosciamo tutti la rivalità che c’è tra le due squadre. Un titolo del genere dà sempre gioia ed è molto importante. La Coppa l’hanno vinta loro. I due scontri diretti non sono decisivi perchè il campionato è ancora molto lungo. La finale di Supercoppa era una partita speciale, ma dobbiamo dimenticarla in fretta perchè arrivano altre partite importanti. Rispetto alla finale di Coppa Italia questa partita è stata più complicata. Nemmeno il campo, che non era in perfette condizioni, ci ha aiutato. Loro sono arrivati a questa sfida dopo momenti difficili, hanno tirato fuori l’orgoglio perche’ dovevano rifarsi. Hanno messo tutto in campo contro di noi, anche non disputando una partita incredibile e alla fine l’hanno vinta. Non producono un gioco importante, ma vincono. Questa è la mentalità che fa la differenza. A Insigne gli ho detto che non dobbiamo dimenticare ciò che ha fatto: ha risolto tantissime partite, ci ha dato una grande mano negli ultimi anni. E’ il nostro capitano e, soprattutto, è napoletano. Gli attacchi che ha ricevuto negli ultimi giorni non mi sono piaciuti, pur non essendo coinvolto direttamente l’ho vissuta male questa situazione. Il napoletano deve essere orgoglioso di Lorenzo, perchè rappresenta molto bene il popolo partenopeo, sia in Italia che all’estero, con la maglia del Napoli e con quella della Nazionale. Dal settore giovanile fino alla prima squadra, ha messo sempre il cuore in campo per questa squadra. In Francia diciamo che nessuno è profeta nel suo Paese, penso che questo concetto valga anche in Italia. Si è assunto una grande responsabilità dopo la partenza di Hamsik, sia all’interno del gruppo che sul campo, anche se è sempre stato tra i leader della squadra. In questo campionato non sono le migliori squadre, a livello di gioco, che vincono le partite. Preferisco vincere sei volte 1-0 piuttosto che una volta 6-0. Dobbiamo vincere perche’ la classifica è corta. Il mister chiede un gioco che parte da dietro, che è bello da interpretare, ma a volte si vincono le partite in un modo diverso e conta solo questo. La parola scudetto a Napoli non viene pronunciata, per cui non ne parlerò. Per tanti anni ne abbiamo parlato e alla fine non abbiamo vinto. Bisogna vedere cosa accade partita dopo partita. Nelle scorse stagioni abbiamo evitato di parlarne troppo per ridurre le pressioni. Dobbiamo dare piu’ gioie possibili ai tifosi, che sia campionato, Coppa Italia o Europa League. Andare fino in fondo ad ogni competizione è sempre stato l’obiettivo del Napoli. Fisicamente sto bene. Quando non hai continuità non è facile, non avendo una struttura fisica che permette di dare sempre il 100% senza un impiego costante. Avrei bisogno di più continuità. Oggi prendo ciò che mi concede il mister. Mi impegno a dare sempre il massimo. L’importante è che mi sono ripreso, sono stati degli anni difficili al di la’ degli infortuni. Mentalmente non è stato semplice recuperare dopo tre operazioni, perchè è una traccia che rimane. Adesso però mi sento bene fisicamente. Con il mister ho un buonissimo rapporto. E’ lui che decide, fa le sue scelte. Noi lo seguiamo. Io sto dando sempre il 100% in allenamento, lui l’ha visto, lo sa. A livello umano è un grandissimo allenatore ed anche a livello tecnico è bravo. Non dobbiamo dimenticare che ci ha preso quando eravamo a pezzi, ci ha riportato tra le squadre piu’ importanti d’Italia, ci ha fatto vincere un titolo, che ci ha dato accesso ad un’altra finale, ed oggi siamo sempre in gioco in tre competizioni. E’ un allenatore che sta molto vicino alla squadra, ci chiede tanto ma offre anche tanto. Sono a Napoli da tanti anni e mi risulta difficile pensare di andare altrove. Sono molto attaccato a questa città, come lo è la mia famiglia. Spero di avere ancora l’opportunità di farmi vedere, perchè penso di meritarlo e perchè fisicamente sto bene, posso dare ancora tanto a questo Napoli. Vivere oggi la città di Napoli è un pò triste, perche’ non possiamo goderci la città come si deve. A livello personale sto lavorando tantissimo con gente molto conosciuta in Francia per farli venire a Napoli, per fargli conoscere la città che per me è tra le più belle del mondo. Napoli non è bella solo a livello estetico, è bella per la gente. C’è una grande differenza tra nord e sud, ma questa differenza non la fa nè il denaro e nè il panorama. Questa differenza la fa la gente. Il popolo napoletano è molto caldo, è accogliente. A Napoli stanno rinnovando molto la città, ho visto i lavori fatti alla Metropolitana, e sono convinto che diventerà ancora di più un sito turistico. Stiamo vivendo un momento un po’ particolare. Già normalmente viviamo in un mondo in cui si pensa solo a se stessi. A mio avviso bisogna lasciare l’io e pensare di piu’ al “noi”. Sto provando a dare questo input, la mia religione mi chiede di vivere così. Con Koulibaly seguiamo la stessa religione, abbiamo un rapporto straordinario, abbiamo punti di vista molto simili. L’unica cosa che mi dispiace tanto è che quest’anno non potremo andare negli ospedali dai bambini, come abbiamo fatto sempre negli ultimi anni. Ci tenevamo tanto, ma stavolta purtroppo non e’ possibile farlo per via del covid. Sto comunque provando a far sentire la mia vicinanza tramite social, con messaggi ed iniziative. Lozano? Non aveva giocato nemmeno una partita, ma noi già avevamo notato le sue qualità sia in allenamento che nelle gare in cui era stato impiegato, seppur per spezzoni. Con la fiducia del mister, e tanta continuità, sta facendo bene. E’ sicuramente un’arma in piu’, ma non dobbiamo dimenticare anche Insigne, che sta disputando un campionato strepitoso. Benitez è l’allenatore che mi ha voluto a Napoli, mi ha fatto venire qui ed avevo un grande rapporto con lui. Sarri è stato importantissimo, anche se all’inizio non mi voleva. Quando Rafa mi ha fatto venire a Napoli mi ha fatto il piu’ grande regalo che potevo avere nella mia vita. Tutti gli allenatori mi hanno dato qualcosa, compreso Ancelotti ed ora Gattuso. Sarri ha dato tanto non solo a me, ma a tutta Napoli, però di Benitez conservo un ricordo bellissimo”.
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