“È stato tutto un po’ sorprendente. Per me è una nuova avventura, in un grande club come il Siviglia. La vita in un altro Paese cambia completamente, ma sono molto felice ed emozionato. Sarà una bella sfida per me. Devo adattarmi presto, anche se ho sempre guardato il calcio spagnolo e un po’ lo conosco. Sarà un’avventura entusiasmante, voglio realizzare cose importanti con il Siviglia e cercare di dare il massimo per portare il club a successi mai ottenuti”. Così il Papu si presenta sui canali ufficiali del club andaluso.
Siviglia, il Papu Gomez si presenta: “Un onore vestire una maglia che ha indossato Maradona”
“Sicuramente mi manca il ritmo della partita – ammette Gomez -, ma mi stavo allenando con la seconda squadra dell’Atalanta. Negli ultimi anni ho giocato in tutte le posizioni, dal centrocampo all’attacco. Sono a completa disposizione dell’allenatore. Ho giocato dietro le punte, esterno, anche da centrocampista penso di poter fare bene. Paragone con Banega? È un complimento essere paragonato a Ever. Lo ammiro moltissimo e lo conosco da tanti anni. Abbiamo condiviso l’esperienza di un Mondiale Under-20 e per me è un fenomeno. Forse siamo diversi come giocatori, ma quella responsabilità, quella leadership, penso di averla avuta in tutti i club. Mi piace prendere la palla e trovare la migliore soluzione per costruire situazioni importanti. Per me è una bella responsabilità. Età? Oggi i calciatori giocano più a lungo. Se ti prendi cura di te stesso e non hai avuto molti infortuni, puoi giocare fino a 38-39 anni. Poi c’è l’ambizione di voler stare ad alti livelli, scendendo in campo ogni tre giorni. Questo richiede un certo stile di vita, conoscere il proprio corpo e tanto riposo. La testa è tutto, ci sono tanti giocatori della mia età o più vecchi che fanno la differenza. Il destino mi ha portato qui? Non so se sia destino, ma ho rapporti con tanti ragazzi che hanno giocato qui e altri che ci hanno vissuto. Mi hanno parlato molto bene di Siviglia come club e come città. Ho sentito così tante cose belle che mi è venuto naturale dire che mi sarebbe piaciuto giocare in questa squadra. Seguo il Siviglia su Instagram da molto tempo per vedere i risultati e le notizie. Mi piace l’entusiasmo della gente. È incredibile che oggi io sia qui. L’interesse dell’Atletico di Diego Simeone? È stato molto importante per la mia carriera, perché ero nella fase di ribellione. Avevo 20 anni e facevo alcune cose che pensavo andassero bene, ma non era così. L’esperienza con lui mi ha aiutato molto, soprattutto nel calcio. Mi aveva anticipato come avrei giocato in Europa e ne abbiamo discusso, alla fine aveva ragione lui: al Catania giocava come aveva detto ai tempi del San Lorenzo. Poi è arrivato in Sicilia e mi ha aiutato a crescere ancora di più. Tutto il suo staff tecnico è composto da persone che ammiro e che mi hanno fatto crescere. La maglia che fu di Diego? Tanti argentini sono passati da qui, è una bella storia. Ognuno di loro ha lasciato il segno e spero di poter contribuire un po’ anche io. Maradona ha giocato a Siviglia e tutti gli argentini sono sempre orgogliosi di poter indossare una maglia che indossava anche Diego. Atalanta e Siviglia? Ovviamente il Siviglia gioca in Champions League da anni e ha vinto molti titoli europei. È una squadra ce non è definita “grande” ma che vuole lottare per le prime posizioni”. E conclude. “Sinceramente non sono mai stato interessato all’aspetto economico. Ho avuto proposte da squadre arabe, ma ho sempre cercato di essere felice nel calcio. Per il resto c’è tempo. E penso di essere in un momento molto buono, in una fase di maturità della mia carriera e della mia vita e volevo continuare a giocare a livello agonistico. Sono un Nazionale, adesso mi confronterò con un campionato importante come quello spagnolo, con un club importante come questo. Quando ho avuto la possibilità di venire qui non ci ho pensato”.
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