“Quello di gennaio è un mercato fatto di opportunità”. Così Fabio Paratici, che prima della sfida (poi vinta 2-0) contro la Samp ha rivelato che la sua Juve “è stata alla finestra per vedere se poteva succede qualcosa” aggiungendo anche che “Kulusevski può giocare da seconda punta. Le valutazioni si fanno partita dopo partita – chiarisce a Sky Sport – e l’infortunio di Dybala è meno grave del previsto. Tra una settimana-dieci giorni dovrebbe rientrare. Noi siamo molto contenti di Ramsey e Rabiot, l’anno scorso hanno giocato ma quest’anno di più. La stagione scorsa è stata positiva, abbiamo vinto lo scudetto e loro ci hanno aiutato. Quest’anno si stanno esprimendo a buoni livelli. Sui parametro zero dico che i giocatori si dividono in bravi o meno bravi, non se si acquistano a zero o no. Rovella è uno dei prospetti italiani migliori, è una politica che abbiamo sempre portato avanti, per noi può giocare nella Juventus del futuro”.
Juventus, Paratici: “Devo ancora imparare molto, non sono il re delle plusvalenze”
Dopo che il club ha comunicato anche i termini degli accordi col Genoa per “l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Nicolò Rovella a fronte di un corrispettivo di 18 milioni di euro pagabile in tre esercizi; tale valore di acquisto potrà incrementarsi al maturare di determinate condizioni di massimi 20 milioni nel corso della durata contrattuale. Il contratto prevede anche la contestuale cessione a titolo temporaneo al Genoa, fino al 30 giugno 2022, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore”. La Juventus ha inoltre “sottoscritto con lo stesso calciatore un contratto di prestazione sportiva quadriennale fino al 30 giugno 2024”, Paratici ammette: “Billy Costacurta è una delle persone che più hanno aiutato ad aprire all’Under 23. Credo che se guardiamo i maggiori campionati europei, tutti hanno da anni, 20-25, le seconde squadre. Nel momento in cui si apre l’opportunità e partecipiamo solo noi si apre una domanda, e le risposte le lascio a voi. Sicuramente ha dato un grande valore in termini tecnici, i ragazzi maturano velocemente ed è diverso da pescare dalla Primavera. Fabio Pecchia e Fusco, oltre a Chiellini e Cherubini hanno aiutato molto, e come loro tutti quelli che hanno lavorato duramente perché sappiamo la fatica fatta per dare continuità a questo progetto. Io il re delle plusvalenze? Mi sento una persona che da undici anni lavora alla Juve, con buoni risultati e che ha tanta voglia di vincere e di fare il meglio per il club. Devo imparare molto, come dirigente sono ancora giovane nonostante l’esperienza”, ha concluso il dirigente bianconero.
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