All’indomani della semifinale di andata di Coppa Italia tra Napoli-Atalanta, l’edizione odierna de Il Mattino analizza la prestazione dei due club. Gli azzurri non sono andati oltre un pareggio con reti inviolate e la squadra di Rino Gattuso ha sofferto alcune importanti carenze. Ritmi di gioco differenti per le due formazioni. La gara è stata molto tattica e sin dai primi minuti di gioco nessuna delle due squadre ha voluto rischiare troppo.
Napoli-Atalanta, Il Mattino: assenza di un punto di riferimento in attacco e poca velocità per Bakayoko
L’inedita collocazione in campo dei partenopei capitanati da Rino Gattuso ha mostrato i suoi limiti e i suoi aspetti positivi. Il Napoli non è riuscito a portare a casa la vittoria ma il pericolo di un gol da parte degli uomini di Gasperini, in trasferta al Diego Armando Maradona, è stato scongiurato. Un 1-1 a Bergamo, infatti, sancirebbe la vittoria degli azzurri. Un atteggiamento piuttosto prudente quello presentato dalle due formazioni. La consolazione partenopea è rappresentata dal fatto che la porta di David Ospina è rimasta inviolata. E’ stato proprio il portiere colombiano il migliore in campo tra gli azzurri. Proprio il numero 1 ha salvato il Napoli per ben due volte sui colpi di Muriel e Pessina.
Il Mattino si sofferma sulle crepe venutesi a creare nel centrocampo costruito per la gara contro l’Atalanta, rafforzato da una inedita e più avanzata posizione di Di Lorenzo e Hysaj. Un punto buio della mediana azzurra è stata la minore velocità di Bakayoko rispetto ai centrocampisti orobici. Ma la condanna per il Napoli è stata sancita dalla mancanza di un punto di riferimento in attacco e proprio la mancanza di un “cecchino” avanti ha costretto i partenopei a stringere i denti e a soffrire per lo più nella gran parte dei minuti di gioco.
Poche ripartenze per Insigne e compagni, Demme infortunato e lo stesso capitano è uscito anzitempo, sostituito da un più fresco Zielinski. Questi movimenti cui Gattuso è stato costretto hanno certamente reso le cose più difficili per gli azzurri, anche rispetto alla contestuale entrata in campo di Illicic per l’Atalanta.
Emiliana Gervetti
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