Aveva la maglietta rossa, i pantaloncini azzurri e i calzettoni bianchi. Una maglia insolita per un’epoca in cui il calcio aveva solo due divise, una per le partite in casa e una per quelle in trasferta (di solito bianca per quasi tutte le squadre). Il 24 marzo 1991, Diego giocò la sua ultima partita con la maglia del Napoli a Genova contro la Sampdoria. I blucerchiati vinsero 4-1, il gol per gli azzurri (in maglia rossa) – manco a dirlo – lo realizzò proprio Maradona su rigore.
Napoli, 30 anni fa l’ultima partita di Maradona con gli azzurri
A fine partita diede la sua maglia numero 10 a Roberto Mancini, l’allora capitano della Samp. “Sopra scrisse una dedica a mio figlio Filippo, la conservo ancora”, rivelò l’attuale ct della Nazionale alla vigilia dei sessant’anni di Diego nello scorso ottobre. Non poteva immaginare che sarebbe stato l’ultimo saluto a distanza a Maradona, scomparso il 25 novembre scorso. Uscito dal Ferraris, Diego non sarebbe tornato quel giorno a Napoli perché la Fifa impose la sua cessione al Siviglia. Il resto, è storia. Una storia lunga trent’anni. Come un film, dall’epilogo sbagliato.
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