Il Napoli contro la Sampdoria avrà in Fabio Quagliarella certamente l’avversario più temuto. Eppure, come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, il centravanti partenopeo fu vicinissimo al clamoroso ritorno al Napoli. La squadra era allenata da Carlo Ancelotti e per l’attaccante si palesò la possibilità di tornare davvero in azzurro dopo tante peripezie; l’affare tuttavia sfumò nonostante entrambe le parti abbiano pensato seriamente a un clamoroso matrimonio.
Napoli-Quagliarella, spesso avversari ma mai nemici. E il retroscena su quel ritorno non riuscito
Fabio Quagliarella non se la sentiva di lasciare la Sampdoria, lì dove aveva la sicurezza non solo di essere un titolare praticamente inamovibile, ma anche capitano e l’idolo sia dei compagni che dei tifosi blucerchiati. Quagliarella riapprodò alla Samp (febbraio 2016) – a distanza di dieci anni dalla sua prima e unica annata blucerchiata (2006/07) – lì dove ha scandito numeri impressionanti nonostante le sue tante primavere (ora è a quota 38), con uno score sontuoso di 96 centri in 227 presenze totali (capocannoniere del campionato nel 2018/19). Un vero e proprio highlander. Anche se un ritorno nella sua squadra del cuore, dopo essersi liberato di quel peso ingombrante (lo stalking di Piccolo, la cessione alla Juve e l’accusa di tradimento) sulla coscienza, sarebbe stato un premio davvero meritato. Ancora oggi, a 38 anni, gli resta infatti il rammarico di non aver potuto continuare la carriera col Napoli, gli fu impedito nei suoi anni migliori. De Laurentiis lo ha riabilitato, contrariato dal fatto di non aver creduto nella serietà e nella sua professionalità, tant’è che nella passata stagione si parlò del suo ritorno.
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