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Palestre e piscine verso la riapertura: il ritorno alle zone gialle

L’Italia che, ancora una volta, cambia colore. Le tre zone, figlie di provvedimenti dell’esecutivo, che hanno lo scopo di tutelare la popolazione regionale e di fronteggiare le ondate di pandemia, si alternano ancora. Possibile ritorno di zone gialle nel paese, a partire dal 26 aprile.

La parola chiave di questi mesi è riapertura, declinata anche al plurale. I dati in miglioramento, seppur ancora tiepido, che fotografano l’andamento della circolazione del virus lungo tutto lo stivale, inducono all’inizio di una predisposizione di piani e strategie per riprendere la vita di sempre.

Palestre e piscine verso la riapertura: il ritorno alle zone gialle

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, dal prossimo 26 aprile, laddove possibile, torneranno le cosiddette zone gialle. Lontano dal pericoloso “liberi tutti”, si potrà circolare sul territorio regionale e le attività ristorative saranno aperte con il servizio ai tavoli.

Il mondo dello sport parimenti scalpita. Oggi, prevista la cabina di regia per la possibile riapertura di piscine e palestre. Il governo pensa ad un via libera a maggio, dal 3 al 10. In caso di riapertura, saranno previsti protocolli più duri ed incisivi rispetto all’anno scorso, con regole maggiormente severe.

Il discorso “pubblico negli stadi”, negli impianti sportivi desta ancora perplessità. Gli Internazionali di tennis a Roma rappresenteranno un test. Il 9 maggio saranno previsti i primi incontri e la Federtennis vorrebbe 4000 persone al giorno al Foro Olimpico. L’obiettivo non è facile da raggiungere ma la soglia dei 1000 sembra ragionevole. Il discorso si complica per gli impianti al chiuso.

Emiliana Gervetti

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