Una perizia, quella sulla morte di Diego Armando Maradona, che non lascia molto spazio all’immaginazione e inchioda i responsabili del decesso del Pibe de Oro. Omissioni di soccorso e negligenza: queste le parole chiave della relazione finale della commissione. Le ragioni del decesso, dunque, vengono confermate. Di seguito, i dettagli.
Maradona, la perizia: morte “evitabile”. Negligenza e omissioni di soccorso da parte dei medici
La perizia parla chiaro: una morte evitabile quella di Diego Armando Maradona, il grande campione del calcio di tutti i tempi, stella del Napoli e dell’Argentina. Lo scorso 25 novembre, il Pibe de Oro è stato trovato morto. Ora, le ragioni del decesso sono state confermate. Si trattò di arresto cardio respiratorio, per una grave insufficienza cardiaca, edema polmonare. Anche un’acuta cirrosi ha complicato il quadro delle condizioni del campione argentino.
La perizia ha evidenziato come la morte del Pibe de Oro sia stata agevolata molto probabilmente dai trattamenti negligenti e dall’omissione di soccorso. Coloro che rischiano l’imputazione per omicidio colposo sono il neurochirurgo Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov.
L’accusa è grave ed è proprio quell’aggettivo “evitabile” che evidenzia le gravi responsabilità delle suddette figure sanitarie. La magistratura attende le repliche dei periti di parte. Nella perizia si evincono espressioni che fanno riflettere, nella stessa si legge di una “situazione fuori controllo”, di una “totale mancanza della strumentazione minima richiesta e inadeguatezza della sistemazione predisposta”.
Emiliana Gervetti
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