I gruppi ultras di ogni regione della Penisola scrivono al quotidiano sportivo Tuttosport per far arrivare la loro voce a FIGC e Lega Serie A. Il tema naturalmente è quello della Superlega, che definiscono “l’ennesima prova della meschinità e pochezza di chi sta a capo e nei loro soldi vede la soluzione a tutto”.
Superlega, l’appello degli ultras: “No a questo siparietto meschino e ridicolo, riportate i tifosi al centro del calcio”
La missiva del tifosi italiani non si ferma al calcio nostrano: “la Uefa non è mai stata da meno, perché la Figc da noi non può godere della stima di nessuno e la Lega Calcio di credibilità ne ha ancor meno, ma non solo per noi ultras ma agli occhi dei tifosi, degli appassionati, della gente che ha sempre guardato il calcio come uno sport, il più bello, popolare ed antico del mondo. Questo simpatico siparietto, durato poco meno di 48 ore, assume aspetti a dir poco grotteschi. Quando noi provavamo a dire la nostra contro questo sistema marcio ed incancrenito eravamo i soliti, criminali, teppisti e padroni del calcio. E cosa dire adesso della Figc o della nostra cara Lega che vanno sciacquandosi la bocca sbandierando che il calcio appartiene ai tifosi? Il loro calcio fatto di business, le loro proposte sono solo un ulteriore sfregio, un insulto, un oltraggio, una vergognosa umiliazione di quella che è la pura essenza che da sempre anima il tifoso. Fede e sentimenti accartocciati e gettati via come vecchi cenci disusi. L’unico obiettivo loro è quello di non avere tifosi ma clienti fidelizzati. Dei veri e propri consumatori”. La lettera si conclude con una richiesta esplicita: “E allora se adesso, solo adesso, vi siete realmente resi conto che il calcio appartiene alla gente, cara Figc, cara Lega, avete la possibilità di rendere i vostri tronfi proclami in fatti concreti: fermate il calcio spezzatino; rivedete i prezzi dei biglietti, specie di quelli popolari e dei settori ospiti; sposate il progetto delle standing zone per settori in casa e fuori casa, in modo da far rinascere e far rivivere quell’entusiasmo che il calcio portava con sé sin dai suoi albori. Semplicemente: riportate i tifosi al centro del calcio”.
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