Lorenzo Insigne ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino, parlando soprattutto della disfatta della Nazionale e del momento del Napoli.
“Il mio sincero dispiacere è non partecipare ai Mondiali, soltanto e fortemente quello. Perché io dal primo giorno so quali sono le regole della Nazionale: non è importante chi gioca e le decisioni vanno sempre accettate. L’ho fatto anche quando sono stato utilizzato per un minuto. Io per la Nazionale avrei fatto anche il portiere perché questa è una maglia che deve essere rispettata senza discussioni. L’allenatore ha fatto altre scelte, riteneva che fossero quelli i giocatori giusti per portarci ai Mondiali. Nessuna polemica: questa maglia è un simbolo e io voglio indossarla ancora a lungo. Ho ringraziato Daniele perché ha fatto un grande gesto, da vero leader che vuole aiutare la squadra. Sarei stato orgoglioso di andare in campo. Meritavamo il posto al Mondiale perché sono convinto che in Russia avremmo fatto una buona figura. Meno male che ci sono le due partite con Milan e Shakhtar: saranno d’aiuto per tornare forte mentalmente e fisicamente. Giochiamo due volte a distanza di pochi giorni, la gente ci darà la spinta così come ha fatto in altre gare importanti, quelle contro l’Inter e il Manchester City”.
Tra due giorni c’è il Milan, l’unica grande che ha finora deluso dopo quel mercato da 230 milioni.
“Ma attenzione nelle valutazioni dopo poche settimane. Il Milan ha acquistato tanti stranieri ed è necessario un periodo di adattamento in un campionato impegnativo. Abbiamo giocato 12 partite, poche per farsi un’idea chiara su quanto può accadere in questa stagione. Eravamo un po’ giù dopo quella col City, ora abbiamo voglia di riscattarci e di battere lo Shakhtar. Il passaggio del turno dipenderà anche da quanto riusciranno a fare gli inglesi nell’ultimo match in Ucraina. Se non vi riuscissimo, non sarebbe colpa del City ma solo nostra. Ora, però, testa al Milan e al campionato”.
Il Napoli primo, la Juve a un punto: cosa fare per evitare ulteriori avvicinamenti?
“La massima attenzione perché altrimenti potrebbero verificarsi risultati come quello di Verona. E se perdiamo altri punti c’è il rischio che ci scavalchino. Sono quelle le partite da vincere. La situazione al vertice resterà grosso modo questa finché le squadre più piccole non daranno fastidio alle più grandi. È in quel momento che potrebbe esserci una svolta e noi dovremo essere pronti. Abbiamo voglia di altri risultati importanti perché stiamo lottando per un grande obiettivo. Sa Sarri come gestire gli uomini, lui studia gli allenamenti e ha l’opinione più corretta su ognuno di noi. Ghoulam? Un grande giocatore, però Hysaj e Mario Rui possono dare un ottimo contributo. Non dobbiamo piangerci addosso, andiamo avanti e aspettiamo il momento del rientro di Ghoulam. Che tornerà alla grande”.