Sogni infranti, addii annunciati. Rimpianti grossi come una casa. Fotografia di una stagione. La paura gioca brutti scherzi alla lucidità: ti fa vedere cose che non vedi, ti fa sentire voci che non ci sono. La paura ti trasforma, ti snatura, ti limita. Ti blocca la testa e poi le gambe. Ecco, il Napoli ha avuto paura di se stesso. Ma non perché il Verona – che ha onorato fin troppo il suo splendido campionato – fosse troppo forte, ma perché stava vincendo – e la radio da Bergamo e Bologna di certo non dava segnali incoraggianti -. Poteva essere più aggressivo questo Napoli, si poteva arrabbiare ancor di più. Ed ecco che la paura ha preso le gambe e la testa dei calciatori in maglia azzurra, che inevitabilmente se la sono fatta addosso. Risultato finale beffardo, il gol del pari preso per una dormita colossale. Scritto come la Bibbia. Come se fosse scontato tornare a casa con quella rete incassata, senza i tre punti vitali, che ti avrebbero riportato a respirare l’aria di Champions, anche meritatamente. Termina 1-1, il Napoli va in Europa League, Gattuso e De Laurentiis si diranno addio. Fotografia di una stagione, si diceva. Nel corso della quale ci sono state delle complicazioni che non hanno permesso di insistere su un progetto messo in discussione tante, troppe volte. L’inesperienza nella gestione di queste complicazioni, aggravate da una rosa vasta, ma composta senza darle un’identità tattica profonda e ben visibile, si chiuderà tra tanti rimpianti.
Incubo Napoli, la dormita di Hysaj regala il pari al Verona. Addii e rimpianti LE PAGELLE
Diamo i voti ai protagonisti della gara al Maradona tra Napoli e Verona, una gara che ha visto il gruppo Gattuso dire addio alla qualificazione alla prossima Champions League. I partenopei, dopo una prima frazione conclusa a reti bianche, nella ripresa riescono a sbloccare la partita con il migliore tra le fila azzurre, l’ex Rrahmani, ma vengono raggiunti dal capitano scaligero Faraoni, abile a sfruttare una dormita colossale dell’albanese Hysaj. Nonostante un forcing finale (terribilmente sterile, nonostante le cinque punte), gli azzurri non riescono a sfondare il muro difensivo di Juric e perdono due punti fondamentali.
NAPOLI (4-2-3-1): Meret 6.5; Di Lorenzo 5, Manolas 6, Rrahmani 6.5, Hysaj 4 (71′ Mario Rui 5.5); Fabian Ruiz 6, Bakayoko 5 (81′ Petagna sv); Lozano 5 (67′ Politano 5.5), Zielinski 5.5 (71′ Mertens 5.5), Insigne 5; Osimhen 5. All. Gattuso 5
VERONA (3-4-2-1): Pandur 6 (64′ Berardi 6); Ceccherini 6 (76′ Lovato 6), Gunter 7, Dimarco 6.5; Faraoni 6.5 (76′ Ruegg 6), Ilic 5.5, Dawidowicz 5.5 (40′ Udogie 6), Lazovic 6; Bessa 6, Zaccagni 7; Kalinic 5.5 (64′ Lasagna 5.5). All. Juric 6.
di Andrea Fiorentino
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