Marco Degennaro, fresco ex direttore generale del club che Rino ha allenato in qualità di allenatore-giocatore per la prima volta, ha lasciato i vallesani e andrà a ricoprire lo stesso ruolo all’Yverdon, club neopromosso in Challenge League. Il dirigente, intercettato dai microfoni di Firenzeviola.it per Radio Bruno, ha rivelato i motivi per cui il Sion, nella stagione 2012/2013, ha puntato sul campione del Mondo 2006, reduce dall’esperienza napoletana nell’ultimo anno e mezzo e nuovo allenatore della Fiorentina.
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Ufficiale – Rino Gattuso è il nuovo allenatore della Fiorentina
Sion, l’ex dirigente: “Vi racconto com’è nato Gattuso allenatore”
“Fu una stagione particolare, iniziammo bene poi le cose non ci andarono bene e cambiammo tre allenatori, dopo Vitor Munoz il presidente pensò a Gennaro Gattuso – racconta Degennaro, fresco ex direttore generale del Sion, ma che resta legato al club vallesano in qualità di consulente -. Inizialmente Rino non vedeva così bene il doppio ruolo in un campionato di una discreta importanza, ma arrivammo a convincerlo e così prese in mano la squadra, come un leader naturale. Non si possono scindere le due cose, di uomo e allenatore. Ha infatti dei valori importanti, uomo vero, di spessore e per me è stato determinante fare un percorso con lui, al di là di quello che ha fatto in panchina perciò lo seguo a prescindere dal progetto perché lui ci mette la faccia e crea gruppi coesi a sua immagine e somiglianza. Modulo? Potendo scegliere anche i giocatori si cercherà di allestire la squadra con uno dei suoi moduli più utilizzati, il 4-2-3-1 e 4-3-3. Una difesa a quattro potrebbe essere la base per la Fiorentina di Rino. Di cosa ha bisogno di più nella squadra Gattuso? In mezzo al campo, essendo stato un leader del centrocampo. L’attaccante la Fiorentina già ce l’ha (Vlahovic, ndr) e lui ha tutti gli attributi per tenerla e così con la dirigenza andrà a prendere un uomo dietro e uno a centrocampo”.
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