A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Catello Maresca, magistrato e candidato sindaco di Napoli.
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Maresca: “Via la clausola compromissoria per i club, da proporre un risarcimento per i tifosi danneggiati dopo i torti arbitrali” [ESCLUSIVA]
“Servizio Le Iene? Se a un magistrato portano un corpo del reato diverso non va bene. Che sulla situazione ci fosse qualcosa di strano era chiaro. Si tratta di un’altra pagina triste. Però c’è anche una pagina bella di giornalismo, quella de Le Iene: riuscire a raccontare i fatti, beccandosi anche una querela, non è da tutti. Secondo me noi dobbiamo provare a riportare al centro di queste questioni la giustizia ordinaria, che ha degli strumenti che servono a fare chiarezza. Non si può rimanere così, io sono amante del calcio e queste cose fanno male al calcio. Prevediamo che ci sia una forma di risarcimento per i tifosi danneggiati. Noi lo siamo stati, tutti i nostri sogni legati allo Scudetto…Io parto anche dall’idea della buona fede, non si deve per forza farlo con dolo ma per errore. Però chi sbaglia deve risarcire il danno provocato.
Il mondo del calcio prevede una clausola compromissoria che impedisce di rivolgersi all’autorità giudiziaria, altrimenti ci sarebbe una sanzione. Bisognerebbe agire su questo per dare diritto alle società di agire per ottenere un risarcimento. E’ evidente che ci possano essere situazioni del genere ma è altrettanto evidente che ci sia possibilità di ottenere un risarcimento anche morale. Gli arbitri – in perfetta buonafede – possono condizionare l’esito dei campionati e generare problemi economici.
Ascoltare i dialoghi tra VAR e arbitro? La trasparenza dev’essere il primo obiettivo, la mia provocazione parte proprio dal sollevare una questione morale nel calcio che va affrontata, così come nella politica e nella magistratura. Credo che tutti i tifosi, tranne quelli non colorati, lo riconoscano. Quindi poniamola con forza. Il calcio deve ritornare a essere una passione senza lati oscuri. Dobbiamo far diradare le nebbie.
Il video de Le Iene può essere una prova per l’inchiesta? Assolutamente sì, credo che ne parleremo ancora anche perché c’è un processo in corso. La lettura del labiale ha una rilevanza anche giuridica. C’è un professore universitario che si chiama Guido Clemente di San Luca che sta dicendo da tempo che ci vuole chiarezza nelle norme sul VAR. Che ci vuole a dire quali sono i casi in cui si deve intervenire e quelli in cui non si deve intervenire? Altrimenti entriamo nel mondo dell’incertezza che dà solo problemi al mondo del calcio.
Prof. Manfredi non colorato? Mi dispiace per lui! Avrà avuto, come me, un’infanzia difficile. Poi mio padre mi ha portato a vedere Maradona. A me le cose facili non sono mai piaciute”.
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Claudio Agave
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