Home » Lazio, il saluto di Inzaghi: “E’ stata una delle scelte più complicate della mia vita. Non ho nemmeno la forza di andare a svuotare l’armadietto a Formello”
News

Lazio, il saluto di Inzaghi: “E’ stata una delle scelte più complicate della mia vita. Non ho nemmeno la forza di andare a svuotare l’armadietto a Formello”

Inzaghi

“Ci vorrà tempo per elaborare le emozioni e un cambiamento così radicale, dove le emozioni si scontrano l’una contro l’altra”: Poi l’estrema franchezza: “Non ho problemi ad ammettere che lasciare la Lazio sia stata una delle scelte più complicate della mia vita, non ho avuto ancora nemmeno la forza di andare a svuotare l’armadietto a Formello”. Con queste parole, Simone Inzaghi saluta la Lazio, soffermandosi sui momenti salienti della sua vita calcistica sulla panchina biancoceleste. Sei anni da allenatore. Adesso, inizia la sua avventura nerazzurra. Il Corriere dello Sport riporta la lettera scritta da Inzaghi per la sua ormai ex squadra.

LEGGI ANCHE: Napoli: obiettivo Koopmeiners. Ci sarebbe già una bozza dell’accordo. Chi è l’olandese dell’AZ Alkmaar?

Lazio, il saluto di Inzaghi: “E’ stata una delle scelte più complicate della mia vita. Non ho nemmeno la forza di andare a svuotare l’armadietto a Formello”

L’incipit è tra i più classici e lieti: “Carissimi tifosi laziali”. Poi, l’ex tecnico biancoceleste ripercorre i momenti:” Avevo 23 anni quando sono arrivato a Roma. Ero un ragazzino pieno di sogni e ambizioni, che pensava solo a diventare un calciatore affermato”.

Prosegue Inzaghi, giungendo al cuore del suo rapporto speciale con la Lazio: “Mai mi sarei immaginato che sarebbe diventata la mia nuova casa. Giorno dopo giorno, quell’esperienza professionale è diventata molto di più. Ho scoperto una nuova famiglia”. Sottolinea: “Non è semplice retorica, è la realtà”.

Poi, la dimensione presente: “Sono trascorsi 22 anni da quel momento, metà della mia vita. Sono cresciuto e diventato uomo insieme a tutti voi, trascorrendo 22 anni meravigliosi. Non dimentico né le gioie (tante), né le lacrime. Non dimentico le vittorie (ci siamo divertiti insieme), né tantomeno le sconfitte, che non mi hanno mai fatto dormire la notte”.

Inzaghi e gli speciali saluti: “Sapete che non sono uno di molte parole, ma oggi sto facendo un’eccezione proprio per questo, anche perché più passano i giorni, più i miei pensieri escono dal cuore. Si dice che le persone care bisogna saperle lasciar andare. Io lo sto facendo, abbracciando simbolicamente ciascuno di voi”. Prosegue il tecnico: “Tutto quello che potevo dare l’ho dato, a discapito anche della mia famiglia e della mia salute (e delle mie corde vocali)… Credetemi. Quando uscirà il calendario, la prima cosa che farò sarà quella di vedere il giorno in cui tornerò all’Olimpico”. Sottolineando il rapporto viscerale con la tifoseria biancoceleste: “E ve lo dico già da adesso: verrò sotto la Curva Nord per salutarvi. Non mi interessa se ci saranno fischi o applausi, accetterò qualsiasi cosa. Io ci sarò, sappiatelo”.

Poi, i doverosi saluti al nero tecnico biancoceleste: “Faccio un grosso in bocca al lupo a mister Sarri. Un grandissimo allenatore che farà il bene della Lazio. E che riceverà tanto in cambio, perché troverà una tifoseria meravigliosa e un gruppo di ragazzi straordinari”. Inzaghi esalta il mondo della Lazio: “Calciatori e prima ancora uomini fantastici, che non ringrazierà mai abbastanza per avermi dato sempre tutto e anche qualcosa di più. (…). Vi voglio un mondo di bene. Sarete per sempre parte di me”.

LEGGI ANCHE: Mercato Napoli, idea Sander Berge, giovane talento norvegese. Spalletti insiste su Emerson Palmieri

Emiliana Gervetti

Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com