Salernitana in mano ad un blind trust bancario. Era la notizia che circolava già da qualche tempo, e che ha avuto conferma allo scoccare della mezzanotte dello scorso 25 giugno. La palla passa dunque alla FIGC, per tutti i controlli del caso, ma il cammino è ancora complesso e nulla si può dare per scontato…
Salernitana, il trust proposto da Lotito non convince pienamente Gravina. Necessari approfondimenti
Quante nubi attorno al club. La piazza è in ansia: il progetto di trust coi relativi atti notarili solo a poche ore della scadenza, nella tarda serata di venerdì, ed è logico che adesso in FIGC abbiano bisogno dei tempi tecnici per verificare il trust e l’indipendenza del trustee dalla vecchia proprietà. Come riporta il Corriere della sera nell’edizione domenicale, ci sarebbero delle discrepanze tra le indicazioni date dalla federazione e la lettera del trust proposto da Lotito. Ci sarà dunque un esame più approfondito da parte della Federcalcio, poi arriverà la risposta. È probabile che si debba aprire un tavolo per dirimere diverse questioni. La Figc è rimasta stupita dal fatto che i trustee siano due, così come due sono i guardiani, deputati a verificare che il trust persegua gli obiettivi previsti. La sensazione è che si sia voluta riproporre la separazione tra i due proprietari della Salernitana: il figlio di Lotito, Enrico, e il cognato, Mezzaroma. Perché questa scelta se si era chiesto di indicare un unico trustee? E perché non è stato attribuito un valore al club? Ci sono dubbi anche sulla durata del trust: secondo Gravina deve essere di sei mesi, invece si sono aggiunti 45 giorni. Lotito, da parte sua, è convinto di avere agito con la massima trasparenza. Intanto alla prossima assemblea in Lega, la Salernitana non sarà probabilmente invitata (per la seconda volta). Tanti interrogativi, poca sostanza, sotto ogni aspetto. Non a caso il Centro Coordinamento Salernitana club scrive: “Meritiamo rispetto e di essere informati di quanto accaduto in questi 45 giorni. Se trust è stato si faccia capire chi gestirà, e con quali sostanze, la delicata campagna acquisti. Pretendiamo spiegazioni in quanto non si scherza con i sentimenti dei tifosi”. I primi che chiedono chiarezza su questa operazione sono proprio i tifosi, che meriterebbero un atteggiamento trasparente dopo anni (22) di purgatorio.
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