Intervenuto in conferenza stampa, il tencico del Milan Stefano Pioli ha parlato della nuova stagione dei rossoneri, che comincerà domani.
Pioli: “Questo è il Milan più forte che io abbia allenato. Giroud grande professionista, Ibra un leader, Kessié vuole restare”
“Sono felice dei giocatori che sono arrivati, ragazzi che hanno vinto e hanno avuto esperienza ad alti livelli. I principi di gioco che la squadra ha dentro non cambieranno. Questo è il Milan più forte che io abbia allenato? Credo di sì, ho trovato i miei giocatori molto consapevoli e cresciuti. Tonali e Leao sono più maturi e forti anche se ci manca ancora qualcosa. Ibrahimovic e Kessié sono fuori, Bennacer è un po’ in ritardo ma il gruppo al completo è forte. Vogliamo vincere tutte le partite e possiamo fare bene se uniamo ambizione e umiltà.
Giroud è un grande professionista, una persona di alto livello e spessore, molto intelligente e disponibile. Può giocare da solo in attacco o con un’altra punta. Da Tonali mi aspetto delle grandi prestazioni, ha qualità fisiche importanti e si prende più responsabilità nelle giocate, ha una crescita costante e continua.
Donnarumma? Ho ringraziato tutti quelli che ci hanno aiutato e sicuramente ringrazio anche Gigio. Sono contentissimo di Maignan, un ragazzo curioso e volenteroso oltre che un portiere molto forte. Sampdoria? Squadra che difende molto bene e ha una bella identità. Come sta Ibrahimovic? Fisicamente meglio ma non ha ancora ripreso con la squadra, settimana prossima se andrà bene potrà tornare con noi durante la sosta. Lui è un leader, può essere determinante.
Kessié e il nuovo capitano
Il Milan dovrà essere padrone di sé stesso e avere una sua identità e fisionomia. Mercato? Stiamo cercando un centrocampista simile a Calhanoglu ma vogliamo migliorare innanzitutto di squadra. Kessié? Ha avuto un’estate particolare, c’è la volontà di ambo le parti di continuare insieme. Il giocatore è sereno e vuole restare con noi. Griglia di partenza? Ci sono 7 squadre che possono vincere lo Scudetto. L’Inter rimane fortissima così come la Juventus, la Roma, l’Atalanta e la Lazio.
Capitano? Romagnoli, se non gioca si sceglie sulla base delle annate di appartenenza. Fallimento del Chievo? Un dispiacere enorme, ho vissuto quella realtà e il fatto che un quartiere di una città arrivasse a risultati del genere era straordinario. Spiace che questo sogno si sia interrotto”.
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Claudio Agave
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