“Gol annullato al Genoa? Il fallo di Buksa è giusto, perché la palla era lunga e cercava il contatto con il portiere. Va in quel punto solo per disturbare l’uscita del nostro portiere: è fallo. Si gira di spalle cercando il contatto. La palla ormai l’ha vista che è lunghissima, Meret perde palla perché impatta con lui. Fallo”. Così comincia il suo intervento ai microfoni di DAZN Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, a margine della vittoria sofferta dei suoi al Ferraris di Genova: è il minuto 57 quello che scatena le polemiche al Ferraris. Meret sbaglia l’uscita, Buksa contende il pallone al portiere che, fuori equilibrio, colpisce con il ginocchio il giocatore del Genoa. L’arbitro Di Bello, ben appostato, vede e assegna la rete. Il VAR Fabbri, però, lo richiama all’on field review che porta all’annullamento del gol. In questi casi, il protocollo non prevede un intervento del VAR: l’arbitro ha visto e deciso e, da quanto mostrano le immagini, ha preso anche la decisione corretta. Di sicuro non si trattava di un chiaro ed evidente errore.
Napoli, Spalletti: “Bravissimo Insigne a dare una mano dietro. Petagna via? Parleremo del futuro, è padrone delle sue volontà”
“Giocare contro una difesa a tre mette il terzo attaccante nelle condizioni di abbassarsi sul quinto – analizza il tecnico azzurro -. Insigne ha dato una grande mano ed è bravissimo, come ha fatto nel finale, ma poi perdi qualità in avanti. L’ho messo là proprio per fargli conservare i suoi colpi. Quella di Mertens fu una grande intuizione (di Sarri, ndr). Insigne, rispetto a Mertens, è più bravo a prenderla tra i piedi, mentre il belga è più bravo ad entrare negli spazi. Oggi purtroppo Dries è fuori, con cinque cambi a disposizione ed un campionato intero dobbiamo recuperare dei calciatori. Petagna via? Andrea ha delle caratteristiche precise: ha una qualità da invidiare, è uno da palla addosso e da chiusura d’azione in area di rigore. Quando gli ho chiesto la sua disponibilità a giocare spezzoni, mi ha detto che non c’era problema: è una bella persona, non c’è dubbio. Qualche volta gli sono stati preferiti altri calciatori, là davanti abbiamo anche Osimhen e Mertens che può essere anche sotto punta nel 4-2-3-1. A quel punto Andrea può trovare più spazio. Non usandolo – continua Spalletti -, potrebbe un po’ stufarsi ed è una cosa che va chiarita. Si parla che possa andar via visto che il mercato è ancora aperto. Gli ho chiesto se se la sentisse di giocare in caso di necessità e mi ha detto di stare tranquillo. Parleremo del suo futuro, deve essere padrone delle sue volontà. Terremo conto anche delle esigenze societarie, che deve rientrare nel cumulo degli stipendi. Sul gol ha avuto una reazione da vero bomber. Napoli tra le sette della serie A? Per me è dirlo o non dirlo è la stessa cosa, ma se vi fa piacere ve lo dico: non siamo l’ottava delle prime sette. Ci sono molte insidie dal basso, basti pensare all’intensità messa dall’Empoli ieri a Torino. Cinque punti in più della Juve? No. I cinque punti in più non hanno nessun valore adesso, siamo all’inizio e c’è tempo perché succeda di tutto “.
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