“Vediamo. L’allenamento di oggi è poco, ma viaggerà con noi. Se andrà in campo, in panchina o in tribuna vediamo domani. Sta migliorando”. Così José Mourinho alla vigilia dell’impegno contro la Juve. Su Allegri: “C’è rispetto e stima, siamo stati a pranzo e cena insieme. Non è che siamo grandi amici, però mi piace come persona e abbiamo un buon rapporto, sarà un piacere stare con lui. Sono ovviamente felice che è tornato a lavorare, è stato troppo tempo fermo”.
Roma, Mourinho non si sbilancia: “Abraham? Non ho deciso, ma viene con noi”
“Non è una sfida tra me ed Allegri: è Juventus-Roma e in passato era Manchester-Juve. Mi farà piacere salutarlo prima della partita e dopo. C’è rispetto e stima, siamo stati tante volte insieme nelle riunioni Uefa. Non posso dire che sia una grande amicizia, ma mi piace come persona. Abbiamo un buon rapporto. Sono felice che è tornato a lavorare perché un allenatore con lui ha fatto troppa vacanza. La sento come tra le partite che mi piace di più, ma nessun sentimento negativo. A tutti piace giocare le gare più grandi. Valgono comunque tre punti. Una squadra gioca per vincere la Champions, l’altra la Conference. Una vince nove-dieci campionati in Serie A, un’altra cosa è una squadra che non vince. La Juventus ha lavorato tanto con Max e io sono arrivato tre mesi fa. Le rose sono diverse: loro hanno 25 giocatori di esperienza, noi ne abbiamo 13-14 più un gruppo di giovani giocatori che vogliono arrivare li. Quando poi inizia la partita fino all’ultimo secondo tutto questo si deve dimenticare, soprattutto noi dobbiamo dimenticarlo e dobbiamo avere la personalità e il coraggio per fare la nostra partita e cercare di vincerla. Abbiamo un piano di gioco, sappiamo contro chi giochiamo e sappiamo già che Allegri sa come giocheremo, l’unico dubbio è se metteremo Abraham o no. Noi, invece, non possiamo capire chi giocherà nella Juventus perché sono tantissimi anche se non hanno Dybala e Rabiot, hanno tante opzioni e preparare la partita è più complicato, sarà una partita che ci servirà per il futuro. Siamo in crescita e per me è importante una determinata identità, non voglio giocare in maniera diversa rispetto a quello che sappiamo fare. Andremo lì per giocare, se non dovessimo vincere vorrei che fosse per colpa della Juventus e non nostra. C’è tanta differenza, ma quando inizia la partita ci dimenticheremo di tutto”.