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Collovati: “Milan e Napoli squadre incerottate, l’Inter ha un vantaggio! Se togliessero ai nerazzurri Barella o Lautaro…” [ESCLUSIVA]

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Collovati: "Milan e Napoli squadre incerottate, l'Inter ha un vantaggio! Se togliessero ai nerazzurri Barella o Lautaro..." [ESCLUSIVA]

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Fulvio Collovati, opinionista.

Collovati: “Milan e Napoli squadre incerottate, l’Inter ha un vantaggio! Se togliessero ai nerazzurri Barella o Lautaro…” [ESCLUSIVA]

“Milan e Napoli sono due squadre incerottate, a volte gli allenatori trovano di fronte alle assenze degli alibi ma parliamoci chiaro: il Napoli ha Koulibaly che è il miglior difensore, Fabian Ruiz che è uno dei migliori centrocampisti, Osimhen che è uno dei migliori attaccanti e mancano. Per non parlare di Anguissa. Come se tu all’Inter togliessi Brozovic, Lautaro Martinez, Barella. Non sarebbe la stessa squadra e quindi non ci sono gli stessi risultati. Non è un infortunio che al limite lo puoi recuperare, qui sono 4-5 contemporaneamente. Momento di difficoltà ma il Napoli incontra una squadra un po’ stanca, senza la prodezza di Ibrahimovic avrebbe perso a Udine. In questo momento sta rifiatando, ha tante punte che non so se rientreranno.

Accontentarsi di un pari? Fa più comodo al Napoli che al Milan, quando pareggi in trasferta contro una diretta concorrente è sempre un risultato positivo. Al Milan non so se andrebbe bene perché l’Inter viaggia a gonfie vele. Il Napoli ha perso 8 punti rispetto all’Inter, questo fa comprendere la realtà del nostro campionato. Inutile che mi si chieda chi vince lo Scudetto: come si fa a dirlo tra infortuni, Champions, Coppa d’Africa, tanti fattori che possono influire. L’Inter ha un vantaggio, ha una grande rosa. Non gioca Dzeko, fa gol Sanchez contro il Cagliari. Non gioca Barella e fai giocare Sensi o Gagliardini. Poi il campionato offre tante sorprese, quindi non so come arriveranno le squadre in condizione.

A maggio 1982 andai in ritiro da retrocesso con il Milan, andai 3 giorni dopo ad Alassio per la Nazionale e lì fui trasferito all’Inter. Io non ero velocissimo ma cercavo di giocare con gli anticipi. Avevo piedi buoni, Liedholm mi faceva giocare anche da centrocampista. Non avevo paura della costruzione dal basso.

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Claudio Agave

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