“Credo che la spinta sia partita, nel 2019, dalle discussioni sul nuovo format della Champions. Lì alcuni club hanno iniziato a lavorare seriamente sulla Superlega, ne hanno discusso tre anni prima dello strappo e l’hanno preparato mentre ci stringevano la mano”, ha dichiarato il numero uno dell’Uefa.
UEFA, Ceferin: “Superlega? Disposto a parlare coi club ribelli. Continuo a ricevere cause senza senso”
Il presidente dell’Uefa, Alexander Ceferin, è tornato a parlare della Superlega in una intervista concessa al Journal du Dimanche. “Ricordo due giorni particolarmente stressanti, al telefono dalle sette del mattino a mezzanotte. Loro contavano sul fatto che dodici club si staccassero e che gli altri poi li avrebbero seguiti, ma è durato tutto quarantotto ore”. E sui club “ribelli”, segnatamente Real Madrid, Barcellona e Juventus, Ceferin ha detto: “Non li ho più sentiti, ma non ho problemi con loro, che hanno grande tradizione e rispetto. Se dovessero chiedere un incontro, sarei disposto a sedermi e chiarire, per il bene del calcio. Però continuo a ricevere cause giudiziarie senza senso. La Corte di Giustizia Europea non si è ancora pronunciata, tutti i governi dell’Ue ci sostengono e così la Commissione europea, il Parlamento europeo, il governo britannico” ha spiegato, proseguendo: “Non posso dire che cosa succederà tra venti, trenta o quarant’anni, ma di sicuro nei prossimi dieci anni non ci potrà essere alcuna Superlega, perché nessuno la vuole tranne chi pensa che il calcio sia solo questione di soldi”.
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