“Mi dispiace che alcuni appartenenti alle forze di polizia sono rimasti contusi, un plauso al Questore e tutte le forze di polizia che hanno gestito con calma la situazione e hanno evitato incidenti gravi”. Così ai microfoni Ansa il prefetto di cagliaritano, Gianfranco Tomao, sugli scontri avvenuti dopo la partita Cagliari-Napoli di ieri sera.
Cagliari-Napoli, il prefetto: “Evitato incidenti gravi”. Un arresto e tre denunce a referto
Tre denunce e un arresto. È il bilancio provvisorio degli scontri avvenuti prima e dopo la partita di ieri Cagliari-Napoli, tensioni iniziate con il corteo lungo le strade cittadine organizzato dai supporter partenopei e finito con il lancio di fumogeni e oggetti contro la curva ospite e contro la polizia da parte dei tifosi del Cagliari.
Sul corteo ultrà partenopei con i cori contro i supporter rossoblù e la città, il prefetto spiega: “I tifosi del Napoli si sono rifiutati di salire sui bus, a quel punto si è ritenuto di non usare la forza anche per non acuire la situazione, costringendoli a salire. Non hanno creato problemi all’arrivo e non ci sono stati incidenti durante il tragitto. Non si può impedire alle persone di fare cori o cori biasimevoli come quelli sentiti. Trecento persone che scandiscono quei cori si qualificano da soli”, ha aggiunto.
E ricordando quanto accaduto poi in serata dove i tifosi del Cagliari hanno cercato il contatto fisico con gli avversari precisa: “si poteva rispondere nella stessa maniera con cori, slogan invece si è cercato il contatto fisico”. Sul perché non sia stata vietata la trasferta ai tifosi partenopei aggiunge: “Il divieto deve partire dall’Osservatorio manifestazioni sportive e noi abbiamo rispettato le loro indicazioni, ma vietare una partita è sempre molto grave. La situazione è stata gestita senza gravi conseguenze”, ha concluso.
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