Da due anni giocare a Fuorigrotta non è più un fattore. Sono lontani i tempi in cui gli azzurri mostravano i muscoli tra le mura amiche: sei sconfitte su otto arrivano proprio dal Maradona…
Focus – Napoli, il fattore casalingo è un tabù: azzurri da scudetto solo in trasferta
I numeri non possono spiegare tutto nel calcio, ma di certo servono a dare una chiave di lettura dettagliata. Cercare di interpretare alcuni dati può essere un esercizio semplice per capire cosa va e cosa andrebbe cambiato. Ce ne sono due nel cammino del Napoli fino ad ora, che devono essere assolutamente invertiti se gli azzurri di Luciano Spalletti vogliono davvero svoltare e, perché no, sognare in grande. Il primo è forse anche il più disarmante: il fattore casalingo. La squadra di Spalletti ha perso infatti al Maradona con l’Empoli, lo Spezia, contro l’Atalanta e di recente con la capolista Milan, ha vinto in trasferta a San Siro contro il Milan e risultati assai robusti (due volte 4-0) sono arrivati da Udine e Marassi di Genova con la Samp, riporta il Corriere dello sport.
È evidente che la compagine azzurra tenda un po’ a smarrirsi quando gioca in casa. Non è esclusa la possibilità che la squadra partenopea abbia la tendenza a strafare quando gioca in casa, per la smania di regalare una gioia al suo pubblico. Ed è proprio il gioco il secondo fattore: la realtà, una volta tanto, è quella che si vede. Il Napoli non gioca più come sapeva fare e ha perso di vista la consapevolezza che quello che sapeva fare avrebbe dovuto rappresentare il metodo per il successo. Va trovata una soluzione, che sia tattica o di uomini deve deciderlo Spalletti: ma è venuto il momento, almeno in casa, di ricominciare a mietere vittorie: la conquista del campionato passa soprattutto dal Maradona. Udinese, Roma, Fiorentina, Sassuolo e Genoa: cinque giornate, sulle 9 restanti saranno in casa. Si comincia sabato contro i friulani…
Andrea Fiorentino (grafico a cura di Andrea Falco)
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