PAPĂ€ SARRI – “Quando iniziò a parlare, parlava bergamasco (ride). Sentiva tutti che chiamano i padri papĂ e lo faceva anche lui. ‘Nun so papĂ , sono babbo’ gli dicevo, perchĂ© in Toscana si usa così. Cominciò a chiamarmi ba-pĂ ”. A quei tempi, ha spiegato Amerigo Sarri (papĂ di Maurizio), la famiglia viveva a Napoli, cittĂ che è stata molto importante per quel bambino che un giorno avrebbe fatto sognare l’intero popolo partenopeo e vinto l’Europa League sulla panchina del Chelsea.
Sarri, il papĂ racconta: “Da bambino era tifoso del Napoli, ecco cosa fece prima di una partita contro la Fiorentina”
Sarri senior ha rilasciato un’intervista a Il Corriere dello Sport in cui ha raccontato i primi passi di suo figlio nel mondo del calcio, prima da giocatore e poi da allenatore, per il quale però è sempre stato maggiormente portato. “L’allenatore l’aveva nella testa da piccolo. Metteva in corridoio le figurine dei calciatori e gli faceva fare i passaggi”, ha raccontato Amerigo.
Una passione che Maurizio condivide con il papà è la bici: “Ha vinto anche delle corse da esordiente. Veniva in bicicletta con me. Una volta, mentre era svincolato, gli chiesero che partita gli sarebbe piaciuto vedere, rispose: “Se c’è una tappa del Giro d’Italia o del Giro di Francia, guardo quella”. Ma il calcio è sempre stato parte di lui, fin da piccolo quando collezionava le figurine dei giocatori. La sua squadra del cuore? Da bambino tifava Napoli: “Una volta si andò a vedere Fiorentina-Napoli con la 500 targata Firenze. Sull’autostrada i napoletani ci salutavano. All’arrivo mi accorsi che aveva messo dietro un telone ‘Forza Napoli!’. Si andò in curva con i napoletani, ma la Fiorentina vinse 2-0”.
Serena Grande
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