Antonio Giordano, giornalista del “Corriere dello Sport”, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte durante “Marte Sport Live”.
Antonio Giordano a Radio Marte: “Credo che una rifondazione sia inevitabile…”
“Credo che sia inevitabile a una rifondazione, basta guardare il Milan con Kessie e la Juve con Dybala. Se ti arrivano offerte di 100 milioni per un giocatore devi venderlo.
Mertens e Spalletti esprimono il concetto della diversità, non mi risulta ci sia una crisi tra loro ma sono su lunghezze d’onda differenti.
Spalletti per me è un grande allenatore, lo dice la sua carriera. Il discorso di carta conosciuta su De Laurentiis valeva anche 4 anni fa con Ancelotti, è un principio che non esiste, non è un presidente mangia allenatori anche se la media si è leggermente sporcata negli ultimi anni.
C’è stato un vuoto comunicativo sull’organizzazione generale, mi riferisco a quello presidenziale.
Il Maldini del Napoli non so chi potrebbe essere, un dirigente deve avere un ruolo operativo non una funzione decorativa.
Per me il livello del campionato è equilibrato, la Salernitana va a pareggiare a Bergamo alzando il valore della media società. Non soltanto il Napoli ha perso con Empoli e Spezia, anche Milan e Inter hanno perso punti con squadre di media classifica. A me sembra tutto più avvincente e divertente. Il calcio italiano è in declino ma non più di ieri, pensare che questo calcio abbia fatto un passo all’indietro mi sembra un’estremizzazione.
Il Sassuolo non è quello di sabato ma è una gran bella squadra. Scamacca può diventare un grandissimo giocatore.
Zielinski è quel centrocampista che ti colpisce, sai sempre che può succedere qualcosa. Non so se può andare via, spero che il giorno in cui debba andare via sia riuscito a rimuovere quella patina di insicurezza che si porta dietro”.
Carlo Gioia
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