La Gazzetta dello sport torna sugli eventi di domenica al Picco di La Spezia, segnatamente l’indegno spettacolo fuori dal rettangolo di gioco, che è costato l’arresto di cinque ultrà delle due squadre.
Spezia-Napoli: “Anacronistico nascondere le immagini degli scontri tra le due tifoserie”
Quanto avvenuto a La Spezia, fra le tifoserie del Napoli e della squadra di casa, è di estrema gravità, e questo l’ha detto pure il presidente della Federcalcio Gravina, si legge sulla rosea. Il problema è che ancora non abbiamo capito bene che cosa sia successo. O meglio, ce l’hanno raccontato, i giornali, ma non l’abbiamo potuto vedere. Perché la regia della Lega di Serie A ha deciso, come già in altre occasioni in passato, di non mostrare quel che succedeva e l’emittente licenziataria dei diritti si è adeguata, non utilizzando le telecamere di supporto a disposizione. In un periodo in cui siamo inondati di atroci immagini di guerra, bombardamenti, edifici sventrati, cadaveri abbandonati per strada, i signori del pallone si aggrappano alla censura per tentare di cancellare quanto di inaccettabile accade negli stadi di calcio. È assurdo e insensato. Non si combatte così la violenza. Nasconderla è inutile. È una scelta puerile e anacronistica. Se in altri Paesi alcuni fanno lo stesso, ecco, questa è una delle poche cose da non copiare
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