Il centrocampista francese, tornato alla Juve quest’estate da svincolato dopo 6 stagioni al Manchester United, con un ricco contratto da 10 milioni (8 più 2 di bonus), si è fermato pochi giorni dopo l’arrivo della squadra negli Stati Uniti.
Juventus, buco al centro. Pogba a Lione: rischio di stop fino a 5 mesi. McKennie fuori per 5 settimane
La scelta da fare ora è molto delicata e potrebbe compromettere il futuro di Paul: la paura più grande è saltare il Mondiale in Qatar con la Francia (che inizierà a novembre) e non poter rientrare in campo prima del nuovo anno. L’opzione preferita di Pogba è anche quella più rischiosa in quest’ottica. La terapia conservativa, infatti, non è sicura al cento per cento: a volte dà buoni risultati, ma spesso rimanda soltanto l’operazione di qualche mese. Un’eventualità, quest’ultima, scomoda per tutti che finirebbe soltanto per allungare i tempi. La sensazione quindi, stando a quanto raccontano gli esperti, è che sia difficile evitare uno dei due interventi chirurgici. Il guru di Lione, a meno di clamorose svolte, cercherà le parole e gli argomenti giusti per spiegare al connazionale il percorso migliore per guarire del tutto e tornare al top nel minor tempo possibile. I problemi (al centro) non si fermano a Pogba: Weston McKennie è costretto a fermarsi per l’infortunio alla spalla sinistra (lesione capsulare) e non tornerà a disposizione di Allegri prima di un mese, saltando almeno le prime quattro gare di campionato contro Sassuolo, Sampdoria, Roma e Spezia e probabilmente anche quella con la Fiorentina del 3 settembre a Firenze. Con la squalifica di Rabiot, diventa complicato per l’allenatore bianconero allestire il centrocampo per il debutto contro il Sassuolo.
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