I blaugrana starebbero addirittura valutando la possibilità d’intraprendere un’azione legale contro LaLiga e il suo presidente Javier Tebas per le rigide norme imposte a livello nazionale con il limite salariale.
Barcellona, il club catalano ha in mente di intraprendere azioni legali contro la Liga spagnola. I motivi
Il tutto considerando anche che gli altri quattro massimi campionati europei non sono vincolati da un regolamento simile. Come riporta il portale economico-sportivo Calcio&Finanza, infatti, per la seconda sessione di mercato estiva consecutiva, il Barca sta lottando per tesserare i suoi nuovi acquisti a causa della disastrosa situazione economico-finanziaria e delle regole imposte dal campionato spagnolo, che prevede un tetto salariale, un limite di spesa per ammortamenti, stipendi e altre voci che non può essere superato dai club ed è legato al loro fatturato.
La scorsa estate proprio questa situazione ha contribuito all’addio doloroso con la stella Lionel Messi e quest’anno ha costretto i blaugrana a vendere il 25% dei diritti tv per i prossimi 25 anni al fondo Sixth Street e una doppia quota del 24,9% dei Barça Studios – il comparto che si occupa di NFT, Token e metaverso – a Socios e a Orpheus Media, società di (co-fondatore di Mediapro). Operazioni necessarie per incassare i 700 milioni di euro utili per gli acuisti e i tesseramenti dei nuovi giocatori. Tranne uno degli ultimi acquisti, Jules Kounde, che non è ancora stato registrato. Secondo Barça Universal il club ha bisogno ancora di circa 22 milioni di euro per inserirlo nella lista ufficiale degli utilizzabili. Un’esperienza frustrante per i tifosi e il club che per questo starebbe valutando di passare alle vie legali.
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