Come sempre oculato, sincero, immensamente schietto, Luciano Spalletti. L’allenatore azzurro presenta la sfida di Firenze, ma naturalmente risponde anche al ridondante pensiero che invade le menti dei napoletani nelle ultime ore: l’approdo di Cristiano Ronaldo in funzione di una cessione di Victor Osimhen. Su Fabian…
Napoli, Spalletti: “Chi rinuncerebbe a Ronaldo? Osimhen è un top, normale che abbia mercato. La Fiorentina è parte del condominio, dobbiamo restare sempre accesi”
“Le difficoltà sono tante domani – dichiara Spalletti circa l’impegno contro i viola domani sera -. Ormai la Fiorentina fa parte del condominio di cui abbiamo parlato spesso. Italiano ha fatto vedere di saper fare il suo lavoro in maniera perfetta, l’anno scorso ci hanno messi sempre in difficoltà e hanno anche vinto, sono una squadra che ha impatto fisico, che viene addosso, perciò per noi è fondamentale muovere la palla per creare spazi per prendercene i vantaggi. Le squadre che fanno questo però hanno fisicità, questo modo di venirti a marcare che diventa difficile per la velocità di gioco acchiappare gli spazi. La mia squadra mi sembra in buona condizione, come la Fiorentina. Il mio ricordo di Firenze è una roba da strappacuore ogni volta che ci penso, andavo sempre a vedere la Fiorentina in curva con gli amici con le bandiere, da bambino ero tifoso della Fiorentina, ho tanti amici a Firenze, anche quello che mi aggiusta le biciclette e mi prende in giro per le partite. Era contento di averci tolto lo scudetto (ride, ndr). Per me sarà emozionante entrare lì e trovare Ciccio Rialti in sala stampa, sarà tutto bellissimo”. Sull’atteggiamento dei suoi. “Dovremo avere lo stesso atteggiamento, miglioramenti sull’impatto fisico. In questo calcio moderno sarà commessa qualche leggerezza in più, si corrono più rischi, si va più a giocare a campo aperto, a sventagliare la palla da una parte all’altra, a fare tentativi di ricomporre la squadra nella zona della palla velocemente. La mia squadra… mi aspetto di vedere anche cose che si sono già viste nelle due partite precedenti, hanno fatto delle cose molto bene. Però costruire dei cervelli che ragionano e che non creano distrazioni per nulla e vanno a cercare di prendere qualsiasi vantaggio in qualsiasi situazione di gioco. Bisogna rimanere accesi sempre. Sarà il particolare a fare la differenza. Per uno forte come Osimhen il mercato è sempre aperto, si può svegliare il proprietario di turno perché è un grande giocatore. Il rischio della distrazione del mercato per Osimhen e quelli come lui si corre sempre, sono calciatori top”.
Sul portiere, Fabian e l’inserimento di Ndombélé. “Soddisfatto dei portieri? Io lo sono sempre, anche quando all’inizio dovevano essere fatte per forza delle operazioni. Sono soddisfatto e quando il mercato è aperto è la situazione che vediamo tutti i giorni in tv. Meret ha fatto due grandi partite, soprattutto la seconda, stiamo bene, abbiamo preso uno di riserva forte ed esperto. Non sarà felicissimo, Fabian, ma nel confronto, nel dialogo, ce le siamo dette due cose ed è tutto in base alla volontà di chiunque, quello che sta succedendo. Per i portieri, ogni settimana si guarda cosa succede e si fanno le valutazioni. Nel calcio moderno il portiere è un ruolo come gli altri, che si può cambiare di partita in partita, non per forza deve essere titolare sempre, perché? Non è che si aspetta di perdere 4 partite per valutare un portiere alla quinta. Hai 5 minuti in allenamento per convincermi che puoi giocare in una partita, sennò non giochi”.
Sul tema del momento, ovvero l’eventuale approdo di CR7 all’ombra del Vesuvio e una cessione di Osimhen allo United. “Non sarebbe uno scambio, ma di due operazioni. Parliamo di uno che ha vinto più Champions, fatto più gol, ha qualità per stare ovunque in campo, è uno che le cose le risolve anche da solo. Il problema non sussisterebbe in un verso o in un altro. Analizziamo ciò che abbiamo e ciò che ci può dare un’ulteriore bella prestazione in un campo difficile come quello di Firenze e Osimhen e quello che deve fare il protagonista. Una maglia azzurra di Ronaldo? Chiunque vorrebbe avere le sue maglie, di tutte le squadre in cui ha giocato. Se ci avesse giocato qui, la vorrei. E se l’allenerei? Vorrei vedere quale allenatore eviterebbe una cosa del genere da raccontare per tutta la vita, ma se si va fuori dagli spazi da riempire per voi (giornalisti, ndr)… come ha detto il procuratore non c’è alcuna trattativa. Parlando con De Laurentiis mi ha detto che non ha ricevuto niente di vero e mancano pochi giorni, la vedo dura si possa fare una cosa del genere: è il mio pensiero, poi bisogna sentire Giuntoli”.
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