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Valencia, Cavani si presenta: “Non sono un fenomeno, ma compenso con il lavoro. Voglio diventare il migliore di sempre qua…”

Cavani

L’attaccante classe 1987 ha firmato per due anni dopo aver chiuso la sua avventura con il Manchester United. Non affretterà però il suo rientro visto che non gioca da più di due mesi. “Hai sempre quella sensazione dentro la pancia quando esci a giocare. Quell’incertezza, quella paura che ti fanno dare il meglio di te. Come si fa a rimanere competitivi? Questa è una sfida come tante che ho avuto nella mia carriera.” Per il Matador ex Napoli la numero 7: “Mentirei se dicessi che non mi piace nessun numero, ma non è un peso sulla maglia. È solo un numero su una casacca, con buona pace dei giocatori che hanno indossato lo stesso numero. Non andrei mai da nessuna parte a reclamare un numero se appartenesse già a qualche compagno di squadra”…

Valencia, Cavani si presenta: “Non sono un fenomeno, ma compenso con il lavoro. Voglio diventare il migliore di sempre qua…”

“Non mi sono mai sentito un fenomeno con qualità straordinarie, ma ho sempre compensato con il lavoro. Ho fatto molti sacrifici per ottenere ciò che ho ottenuto. Non ho mai voluto essere come nessuno – risponde a chi gli chiede se vuole essere come l’altro Matador, Kempes -. Ho lavorato per essere al massimo livello e per dare il massimo. Mi sono guadagnato il mio nome. Voglio essere in campo il prima possibile, farò sempre del mio meglio perché voglio restituire al club la fiducia che mi ha mostrato. Lavoro per essere al top, non mi piace competere a cinque o sei, ma a dieci. Quando hai voglia di competere, sono tutte sfide. Nel momento in cui indosso la maglia della squadra, sono un tifoso di quel club. Ma non tifo per nessuno. Sento questa sfida allo stesso modo di prima. Mi diverto a modo mio”. Non è stato Gennaro Gattuso a portarlo materialmente a Valencia: “Fosse stato per soldi, sarei andato da un’altra parte. C’erano altri sentimenti che mi hanno attirato qui. Ho deciso perché questo è un grande club, è stato facile scegliere. Ma era importante che io sappia chi è Gattuso, e quali cose gli piacciono”, ha concluso Edi Cavani.

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