Il ds del Napoli dei miracoli svela un retroscena sul fenomeno Haaland, oggi al Manchester City di Guardiola: il grande momento della squadra guidata da Spalletti si deve anche al suo dirigente, Giuntoli, tra i finalisti in lizza per i premi del Globe Soccer Awards di Dubai…
Napoli, Giuntoli: “Con Haaland era fatta, poi…”. Il diesse azzurra rivela il “quasi” acquisto del bomber norvegese
Di errori ammette di averne fatti (“ma non è corretto fare nomi”), di rimpianti ne ha uno su tutti. Il retroscena più gustoso sulle sue grandi manovre di mercato è quello che riguarda un bomber. Attualmente veste la maglia azzurra del Manchester City, ma Erling Braut Braut Haaland sarebbe potuto diventare un calciatore del Napoli. L’azzurro dei partenopei, infatti, sarebbe potuto essere il colore della maglia del giocatore norvegese che ora sta incantando tutta l’Europa e non solo: “Avevamo già fatto il contratto col Salisburgo con l’accordo di pagare la clausola di 25 milioni di euro. Poi lui scelse il Borussia Dortmund e noi andammo su Osimhen che per noi era alla pari del norvegese”. Quando la Juventus trattò il calciatore, allo stesso tempo il Napoli era anche su di lui. Una trattativa che si è però interrotta subito, dato che il calciatore poi è andato al Borussia Dortmund, grazie al lavoro certosino del suo (super) agente di allora, tal Mino Raiola, scomparso lo scorso 30 aprile all’età di 54 anni.
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